WWDC 2018
Apple, niente rivoluzioni: Memoji e gruppi su FaceTime. E il Watch diventa un walkie talkie
Fra gli appuntamenti più caldi, in tutti i sensi, che ogni appassionato di tecnologia fissa ogni anno sul calendario c’è senza dubbio la Apple Worldwide Developers Conference WWDC 2018. Un appuntamento dedicato agli sviluppatori che nel corso degli anni è diventata anche occasione per presentare qualche gioiellino hardware. Pochi i rumor che hanno preceduto quest’edizione e infatti, dopo l’annuncio di HomePod e della nuova versione del Mac dello scorso anno, si torna al passato con una conferenza meno pomposa del solito e tutta incentrata sul software. Dopo un’introduzione all’insegna dell’ironia, con un video in stile documentario sulla vita degli sviluppatori e i loro strani comportamenti, arriva sul palco un sempre più sciolto Tim Cook. Primo argomento della conferenza: l’App Store che compie dieci anni e che ha finora fatto guadagnare 100 miliardi di dollari agli sviluppatori. Ma il CEO lascia subito il palco a Craig Federighi, che presenta il tradizionale aggiornamento a iOS, arrivato alla versione numero 12, che sarà disponibile da settembre su tutti i dispositivi compatibili con iOS 11. La maggiore novità è un’ottimizzazione delle performance di iPhone, che dovrebbe permettere di lanciare le app due volte più velocemente e una migliore gestione della batteria. Viena aggiornata ARKit, la piattaforma per sviluppare applicazioni che sfruttano la realtà virtuale, con l’aggiunta di un sistema di AR condivisa che permette a due utenti di interagire nello stesso ambiente. Si apre agli sviluppatori anche l’utilizzo del cervello di Siri, mentre un nuovo sistema per creare shortcuts dovrebbe rendere ancora più intuitivo l’utilizzo di iOS 12. Si avverano i rumor riguardo alle nuove funzioni per rendere meno stressante e più umano l’uso di iPhone. In iOS 12, grazie alla funzione Screen Time si potranno infatti impostare dei limiti di tempo giornalieri per l’utilizzo di alcune app, come social network o giochi. Superato il limite apparirà un messaggio e non riceveremo più notifiche da quell’app. Sulla stessa filosofia, con la nuova funzione Do Not Disturb si potrà decidere come e quando bloccare tutte o alcune notifiche, che verranno raggruppate e gestite meglio dal sistema. Grande entusiasmo, almeno nell’auditorium dell’Apple Park, per l’introduzione delle Memoji: le faccine che si utilizzano nelle chat saranno personalizzabili; ma ben più importante è sicuramente l’introduzione delle videochiamate di gruppo su FaceTime. Chiuso il capitolo iOS 12 si passa, sempre in ambito software, al nuovo WatchOS 5, il sistema operativo degli Apple Watch. Ai soliti miglioramenti generali riguardo l’interfaccia, Siri e varie altre funzioni dedicate all’attività fisica, si aggiungono una nuova feature che permette al dispositivo di dialogare con attrezzi da palestra e l’app WalkieTalkie, per parlare con altri possessori di Apple Watch in stile telefilm poliziesco anni ‘90. E a proposito di televisione, c’è qualche novità anche per Apple TV: dopo la compatibilità con il 4K HDR annunciata a settembre, si aggiunge da oggi quella con Dolby Atmos. Non poteva certo mancare all’appello un nuovo sistema operativo per Mac. Il successore di MacOS High Sierra si chiama Mojave, e proprio dalla bellezza del deserto notturno è arrivata agli sviluppatori Apple l’idea, non proprio originalissima ma utile, della Dark Mode, che nelle ore serali rende l’interfaccia più scura. Arriva anche una nuova veste per l’App Store insieme alle app di nuovi sviluppatori fra cui Microsoft, che porterà su MacOS la sua suite Office. Apple non perde poi l’occasione di portare un corposo aggiornamento al sistema di sicurezza per garantire maggiore privacy agli utenti Mac anche quando navigano sul web. Per i più smanettoni arrivano anche novità riguardo Metal, il framework per lo sviluppo di videogiochi lanciato nel 2014, e il nuovo strumento Create ML per creare tool che sfruttano il machine learning.