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Corre, fa la guardia e apre le porte: in vendita il cane robot SpotMini

Boston Dynamics lancia sul mercato il suo primo modello

Alessandro Perrone
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Sembrano usciti da chissà quale film di fantascienza distopica e soprattutto sembrano pronti per conquistare il mondo, ma dagli uffici della Boston Dynamics assicurano che i loro robot non farebbero male a una mosca. L'azienda di robotica statunitense, che regolarmente terrorizza il web mostrando in video da milioni di visualizzazioni le abilità della sua truppa di robot, ormai capaci di aprire porte, salire scale, saltare gli ostacoli e fare giravolte, è pronta a lanciare sul mercato il suo primo modello e a nessuno farebbe piacere ritrovarsi per casa un robot a quattro zampe fuori controllo. L'annuncio è arrivato qualche giorno fa durante il TechCrunch: Robotics 2018. Sul palco, insieme a Marc Raibert, CEO di Boston Dynamics, c'era proprio lui, SpotMini, il cane robotico, che a qualcuno ricorderà il robot protagonista di una puntata della serie tv Black Mirror dagli esiti tutt'altro che felici. SpotMini, diventato una star già qualche mese fa con un video che lo mostra aprire una porta grazie a uno speciale braccio automatizzato, sarà destinato principalmente all'uso in ambienti lavorativi come uffici o magazzini. Con un'autonomia di 90 minuti, un peso di soli 30 kg e una grande agilità, SpotMini potrà aggirarsi fra i corridoi di un'azienda e controllare, tramite diversi sensori, se tutto sta filando liscio, individuando ostacoli e anomalie. Marc Raibert però non esclude che in futuro non si possano trovare applicazioni per rendere utile il robot a quattro zampe anche fra le mura di casa. Per ora nessuno accenno al prezzo, che si presume sarà decisamente alto, mentre dal punto di vista di una possibile ribellione possiamo dormire tranquilli. SpotMini si muove in modo autonomo, ma solo in una spazio circoscritto e mappato. Niente intelligenza artificiale che impazzisce, anzi, bastano pochi secondi per riprenderne il controllo totale. A lasciare perplessi è invece la possibilità di agganciare, sulla parte superiore del robot, qualunque altro dispositivo: può essere un braccio robotico, ma anche un'arma da fuoco. D'altronde la Boston Dynamics deve molta della sua esperienza alla progettazione di BigDog, quadrupede finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e costruito per scopi militari. Dubbi a parte, fra tutti i prototipi dell'azienda americana quello che impressiona di più è il celeberrimo Atlas, un robot bipede dalle sembianze umane che si diverte a correre per campi e fare salti mortali all'indietro come se fosse la cosa più facile del mondo. Chissà se anche lui sarà acquistabile in futuro, magari per usarlo come maggiordomo, sempre con tutte le precauzioni del caso. Per ora basta farsi un giro sul canale YouTube della Boston Dynamics per vedere  i loro robot trasformarsi nel corso degli anni da quadrupedi barcollanti a veri atleti fatti di metallo e circuiti. E se il ritmo rimane questo potrebbe presto capitare di scorgere cagnolini robotici a spasso per strada. Basta che alla fine non ce li ritroviamo a morderci le caviglie.

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