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NTT DATA e Rosadigitale protagonisti nella promozione delle opportunità al femminile in campo tecnologico

Oltre 1.000 eventi per la sensibilizzazione sulle pari opportunità in campo tecnologico e informatico, a cui NTT DATA ha contribuito con 52 ore di lezione e 21 incontri nelle scuole

Silvia Sfregola
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NTT DATA, attraverso il progetto Coding nelle scuole, ha rinnovato il proprio impegno con Rosadigitale per un mese di incontri e iniziative ispirati ai valori del Movimento Rosadigitale, volti ad accrescere l'informazione per abbattere il gender gap nel campo della tecnologia e dell'informatica. Dal 2 al 12 marzo si è svolta infatti la settimana del Rosadigitale, per sensibilizzare quante più persone possibile sul tema delle pari opportunità che si possono conquistare nel campo della tecnologia e dell'informatica attraverso iniziative come l'informazione, come sintetizza il motto del movimento Rosadigitale che ne è promotore: “The conquest is information”. Sono stati oltre 1.000 gli eventi divulgativi e pratici, sia online che dal vivo, su argomenti di qualunque ambito informatico, uniti a spunti di riflessione per ricordare le conquiste sociali delle grandi donne informatiche del presente e del passato, che hanno promosso e continuano a promuovere l'innovazione a tutti i livelli. NTT DATA ha contribuito a questo prezioso progetto attraverso 21 incontri, per un totale di oltre 50 ore di lezione in 12 scuole su 4 sedi NTT DATA, con il coinvolgimento di circa 370 tra bambini e maestre. A Cosenza hanno svolto tutte le lezioni le professioniste NTT DATA Loredana Barba, Agata Bonfà e Barbara Stefano, che sono state testimonianza di come, nel mondo del digitale e, più in generale, della tecnologia e della scienza, le donne possono avere un ruolo di primo piano e conseguire la propria piena realizzazione professionale. Attraverso il gioco e il racconto, i bambini sono stati guidati nello svolgere esercizi mirati al tema delle pari opportunità e  la loro attenzione è stata indirizzata alle biografie di donne che hanno conquistato ruoli di leadership e sono rimaste nella storia della scienza e della tecnologia. Anche a Genova i laboratori sono stati tenuti tutti da colleghe (Anna Adinolfi, Manuela Deidda, Isabella Merlo, Serena Poggi, Susanna Staglianò e Sonia Veronese) per dare ai bambini dimostrazione pratica delle potenzialità professionali in campo tecnologico e scientifico che le donne hanno a disposizione. I compiti da svolgere durante le lezioni hanno spaziato dalle istruzioni da dare al computer per disegnare angoli rosa o poligoni o, ancora, eseguire divisioni, ad una simulazione di pianoforte con Scratch per dare risalto alle potenzialità di un sapere multi-disciplinare, fino alle competizioni con i robot educativi in squadre guidate da coppie bambina-bambino per mostrare il risultato positivo della collaborazione tra i generi. A Roma, Nella Vulcano ha fatto precedere sia il laboratorio di Coding che contribuisce al progetto UNESCO “Le stelle, i fiori, i bambini… la diversità è armonia", dedicato proprio a valorizzare ogni sorta di diversità, compresa quella di genere, sia l'incontro da remoto con la scuola di Arquata del Tronto , da una breve introduzione in cui ha presentato figure celeberrime di donne che hanno portato contributi essenziali alla storia della tecnologia e della scienza. Sempre a Roma, Martina Moretti, collega di madrelingua inglese, ha tenuto una lezione di coding ispirata ai principi della Settimana Rosadigitale completamente in inglese, in un'ottica multidisciplinare che ha molto coinvolto e stimolato i bambini. A Torino, Mariantonietta Errante ha tenuto un corso articolato in 3 lezioni alle maestre di una scuola primaria, al fine di renderle autonome nello svolgimento dei laboratori con le proprie classi e diffondere così quanto più possibile la conoscenza dei fondamenti della programmazione e della robotica. Cristina Finotto e Andrea Franceschiellohanno dedicato il loro laboratorio alla figura di Grace Hopper, guidando i piccoli nella creazione di un videogioco ispirato ad un celebre aneddoto della sua vita. Il videogioco proposto invece da Felice Ibba ha rovesciato alcuni stereotipi di genere, inducendo i bambini a riflettere sul ruolo essenziale e spesso risolutivo che le donne possono assumere in posizioni di leadership.

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