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Droni, energia e oggetti connessi: assaggi di futuro a Maker Faire

Alessandro Perrone
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È tornata anche quest'anno Maker Faire, la fiera in cui gli innovatori e gli “artigiani del digitale” ci raccontano la loro idea di futuro. Il futuro dell'impresa 4.0, dell'agricoltura 4.0, ma anche dell'energia sostenibile e dell'Internet delle Cose. Questi alcuni dei temi della quinta edizione della manifestazione, promossa dalla Camera di Commercio, che da questa mattina fino al 3 dicembre occuperà ben 7 padiglioni della Fiera di Roma. 100mila i metri quadrati a disposizione dei Maker e delle loro idee, uno spazio quasi completamente dedicato all'interazione fra il pubblico e gli inventori, ma anche all'incontro con eventuali professionisti dell'impresa, pronti a investire sulle idee più promettenti. La scelta non manca: 750 i progetti provenienti da 40 nazioni diverse, a cui si aggiungono quelli presentati da 28 università e 55 scuole; tantissimi anche gli ambiti, dalla robotica all'arte digitale. Grande attesa, ovviamente, per le novità nel mondo dei droni, da qualche anno fra i protagonisti dell'innovazione tecnologica e delle fiere di settore. Fra i progetti più interessanti e potenzialmente più utili c'è Firedrones, un sistema di droni automatici che entra in azione per monitorare l'andamento degli incendi boschivi. I piccoli velivoli dotati di pilota automatico entrano in azione al primo allarme e appena arrivati nella zona interessata trasmettono immagini in tempo reale ai Vigili del Fuoco, una procedura molto più veloce del classico controllo satellitare. Il progetto è sviluppato da un giovanissimo gruppo di ragazzi di Vicenza. Non d'importanza vitale, ma non meno interessante, Bushi, il drone richiudibile, super compatto e facile da trasportare, che non sacrifica troppo l'autonomia (20 minuti di volo). Ma fra i padiglioni della Fiera ci sono novità anche per chi si è stancato di gestire il proprio drone con uno scomodo telecomando. Basterà indossare Glove Controller, un guanto che sembra uscito da Star Trek, e muovere le dita per volare senza problemi. Forse troppo bello per essere vero. Futuro, però, non significa solo scorrazzare in giro con il proprio drone, ma anche saper produrre energia in modo innovativo e a impatto ambientale zero. I ragazzi di Ribes Tech, una start-up innovativa spin-off dell'Istituto Italiano di Tecnologia, hanno pensato a una pellicola fotovoltaica, da stampare sia su superfici esterne che interne, per raccogliere l'energia solare o recuperare quella dispersa dentro casa. Dopo averla trasformata, l'energia riutilizzabile può essere sfruttata per alimentare i dispositivi elettronici wireless collegati all'Internet delle Cose. È proprio lui, infatti, un altro degli attori principali di questo Maker Faire, la rete di oggetti connessi a Internet, che in futuro rivoluzioneranno il nostro modo di vivere. Quello che finora immaginavano solo a Hollywood potrebbe diventare realtà con Smart Mirror, uno specchio con un'interfaccia digitale che ci tiene informati sul meteo, sugli impegni della giornata e sul traffico. Per chi invece preferisce riadattare le tecnologie casalinghe per trasformarle in dispositivi connessi, c'è P2D, un set di oggetti che applicati a interruttori o telecomandi li rende controllabili da remoto tramite un'app. Questi e molti altri progetti saranno, per questo weekend, i protagonisti del microcosmo tecnologico di Maker Faire, per essere discussi ma soprattutto provati. Un piccolo assaggio del futuro a disposizione di tutti, dagli appassionati ai curiosi del mondo di domani.

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