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Fumo dal Samsung Note 7, evacuato aereo

Katia Perrini
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Ieri mattina, nell'aeroporto internazionale di Louisville, in Kentucky, un aereo della compagnia statunitense Southwest Airlines è stato costretto a evacuare i suoi passeggeri a pochi minuti dal decollo, a causa del fumo provocato dal malfunzionamento della batteria di uno smartphone Galaxy note 7, l'ultimo gioiello della casa produttrice Samsung. Il dispositivo ha iniziato a prendere fuoco all'interno della tasca di un passeggero, che lo ha immediatamente gettato per terra provocando l'incendio del tappeto steso lungo il corridoio del velivolo. L'operazione di emergenza è scattata non appena il fumo ha invaso la cabina dei piloti, che hanno disposto l'evacuazione dell'aereo in partenza per Baltimora. «Finché non saremo in grado di recuperare il dispositivo, non possiamo confermare che l'incidente sia dovuto al nuovo Note 7», ha fatto sapere la casa sudcoreana attraverso un comunicato il giorno dopo l'incidente. «Stiamo lavorando con le autorità del Sud-ovest per recuperare il dispositivo e confermare quanto accaduto - ha riferito la società -. Una volta che lo avremo esaminato potremo disporre di maggiori informazioni», ha concluso Samsung senza fornire ulteriori dettagli. L'incidente dello smartphone lanciato a settembre da Samsung non è una novità. L'ultimo episodio, infatti, giunge a poche settimane dal richiamo di decine di Note 7 da parte della casa sudcoreana, costretta a sospendere le vendite dopo diverse segnalazioni di clienti che hanno denunciato il surriscaldamento del telefono e, in alcuni casi, l'esplosione della batteria. Il phablet esploso sul volo della Southwest Airlines era stato acquistato il 21 settembre scorso, e - secondo quanto riferito dal proprietario - era stato già sottoposto alla revisione della casa produttrice.

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