Privacy, Google inizia a cancellare i link
Google ha iniziato a cancellare alcuni risultati dalle ricerche su richiesta degli utenti, in seguito alla decisione di maggio della Corte di giustizia europea sul diritto all'oblio. Ieri mattina i tecnici di Big G hanno cominciato a inviare agli utenti le prime e-mail di conferma che le loro richieste di cancellare specifiche informazioni personali dai risultati offerti dal motore di ricerca nel Vecchio continente sono state accolte e messe in atto. Proprio a riguardo il colosso di Mountain View ha allestito un'interfaccia online in cui gli utenti possono richiedere la rimozione di alcuni dati sensibili dai risultati online. Al Verney, portavoce di Google, ha confermato che la compagnia ha iniziato a eliminare alcuni dati questa settimana, ma ha aggiunto che l'azienda ha già ricevuto oltre 50mila richieste di cancellazione di dati, che saranno esaminate accuratamente (qui una guida a come fare e al modulo di richiesta). "Ogni richiesta deve essere affrontata individualmente", ha aggiunto. Google ha autorità per rimuovere solo le informazioni che appaiono sulle pagine di ricerca, non ha invece alcun controllo su quelle che compaiono all'interno dei siti web. La Corte ha specificato che esistono tre categorie di informazioni per cui gli utenti possono chiedere la rimozione: si tratta di dati definiti "inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti". Google non ha specificato le percentuali riguardanti le richieste per ogni categoria. Le agenzie di tutela della privacy dei vari Paesi europei prevedono che ci saranno le richieste di cancellazione definite "legittime", altre non accettabili e altre ancora che costituiranno casi limite. Gli oppositori del diritto all'oblio affermano che la rimozione dei dati equivalga a una censura e a un metodo per politici e criminali di eliminare informazioni sul loro conto. I sostenitori della decisione della Corte, invece, sostengono che Google non deve eliminare i dati di determinate persone nel momento in cui il loro diritto alla privacy viene travalicato dal diritto all'informazione. Il sistema preparato da Google prevede che ogni ricerca su un individuo eseguita nell'Unione europea mostri, insieme ai risultati, un avviso che avverte della possibile rimozione di dati a causa di questioni di riservatezza. Il sistema, tuttavia, non è completamente operativo. Nei casi in cui Google non accetterà le richieste di cancellazione, l'utente verrà avvertito e informato su come contattare la sua agenzia nazionale sulla privacy, nel caso volesse decidere di portare avanti il suo caso.