Windows Xp in pensione, ma il bancomat è sempre sicuro
Il Consorzio Bancomat: "Atm fuori pericolo"
Domani, martedì 8 aprile, scatterà la tanto temuta sospensione dei supporti di Microsoft all'aggiornamento e protezione di Windows Xp, il sistema operativo utilizzato anche dagli oltre 40mila sportelli automatici delle banche sparsi in tutta Italia, nonché in usa anche da aeroporti, stazioni e amministrazioni pubbliche in tutto il globo. Una fra le massime preoccupazioni delle persone più attente è rappresentato dal fatto che, lo stop, potrebbe esporre i bancomat ad attacchi hacker, clonazioni o virus. Già nei giorni scorsi in rete è scattato l'allarme per possibili furti di dati sensibili o rischi sulle transazioni, come prelievi o bonifici. Ma c'è davvero da preoccuparsi? Si rischia davvero un blocco su larga scala? Bancomat al sicuro. La risposta è arrivata direttamente dal consorzio Bancomat, che ha assicurato gli utenti: "Le banche italiane - è spiegato in un comunicato - hanno da tempo avviato analisi approfondite per individuare le modalità più efficaci e sicure con cui gestire la migrazione degli Atm verso versioni più evolute dei sistemi operativi di base che regolano il loro funzionamento. Nell'attesa di completare il processo di migrazione, molti istituti di credito hanno comunque già effettuato il passaggio dei loro sportelli automatici a una versione intermedia dell'applicativo – chiamata Windows XP Embedded – per la quale sono stati garantiti dalla casa madre due ulteriori anni di supporto. Per quanto riguarda i nuovi terminali, installati a partire dal 2014, questi già basano la loro operatività sul sistema Windows 7, ossia sulla versione successiva e più evoluta rispetto a Windows Xp. Per quanto concerne la scadenza dell'8 aprile, è opportuno precisare che Microsoft ha assicurato che continuerà a fornire gratuitamente gli aggiornamenti di definizione dei virus fino al 14 luglio 2015. Per quello che riguarda gli aggiornamenti delle vulnerabilità di sistema, invece, sono state previste specifiche attività di supporto a favore delle banche, per accompagnarle in assoluta sicurezza alla completa migrazione dei sistemi operativi. Un'ulteriore garanzia. È importante inoltre sottolineare che i terminali Atm attivi in Italia non sono comunque esposti ai pericoli della rete web perché lavorano solamente su connessione di reti private, di proprietà delle banche e caratterizzate da alti standard di sicurezza volti a prevenire e contrastare fenomeni di hacking e attacchi di tipo logico ai sistemi. Nonostante non ci sia dunque alcun rischio concreto per la sicurezza e la continuità operativa degli oltre 40 mila Atm – dove migliaia di italiani si recano ogni giorno per operazioni e prelievi – l'attenzione del Consorzio Bancomat, Autorità di Governo dei Circuiti Bancomat e PagoBancomat, e del settore bancario resta sempre alta". Il Consorzio Bancomat lavora da mesi per coordinare e raccordare le strategie d'intervento delle banche, presidiando tutti i diversi aspetti della migrazione sia attraverso il proprio Centro Antifrode sia partecipando ai tavoli internazionali creati ad hoc. Con questo obiettivo, ha inoltre attivato una vera e propria task force da tempo impegnata sula questione.