Vdsl2, il futuro della banda ultra larga tutta italiana

Il futuro della banda ultra larga "tricolore" sembra essere sempre più vicino ed è legato alle tecnologie che sfruttano una combinazione di fibra ottica e un doppino di rame. Proprio a riguardo Telecom Italia promette che il futuro dell'ADSL farà viaggiare le persone a velocità fino a 100 Megabit al secondo. "Intendiamo avviare una sperimentazione con il vectoring su Vdsl2, per velocità fino a 100 Megabit. Guardiamo anche al prossimo passo, il Gfast, che nel 2015 promette 1 Gigabit al secondo", ha dichiarato Sandro Dionisi, direttore di Telecom Italia Lab. L'Italia è il Paese europeo che avrà più bisogno di ottimizzare la connettività ADSL, in primis migliorando le prestazioni del doppino di rame (il cavo che porta l'adsl nelle case degli italiani). Per quanto riguarda la Vdsl2, che non può essere definita una fibra ottica pura in quanto l'ultimo tratto di strada sarà in rame (con perdita di velocità in relazione alla lunghezza del cavo) ci sono due operatori che stanno investendo nella tecnologia, Telecom Italia e Fastweb, lq uali stanno cercando di avere due reti parallele. A queste, nel corso del 2014, si aggiungerà anche Vodafone che è già al lavoro su qualcosa di simile. Entro la fine del 2014 dovrebbero esserci quindi tre operatori che proporranno un'offerta Vdsl2, un tipo di tecnologia di trasferimento dati che permette connessioni con velocità di trasmissione fino a 250 Mbit/s nominali su un misto di fibra ottica (fino all'armadio in strada) e di doppino telefonico di rame.   La velocità offerta dalla Vdsl2 si deteriora velocemente con l'aumentare della distanza dall'armadio ripartilinea: se partiamo da un massimo di 250 Mbit/s all'origine, si arriva sino a 100 Mbit/s a soli 0.5 km e a 50 Mbit/s a 1 km. Il vectoring sarebbe applicabile già sulle attuali reti Vdsl, che coprono (con Telecom e Fastweb) circa il 18 per cento delle case. È un algoritmo che, funzionando in un apparato all'interno dell'armadio stradale, cancella le interferenze provocate, su un doppino, dagli altri doppini vicini. Senza interferenze, un cavo riesce a rendere di più e quindi a portare una velocità maggiore fino all'utente. Solo in Italia c'è però un problema, che rischia di rallentare il lancio della nuova tecnologia. "Stiamo aspettando il via libera Agcom per la sperimentazione del vectoring in un'area", dice Dionisi. Agcom deve inoltre stabilire alcune regole d'uso del vectoring prima che gli operatori possano adottarlo in massa. Il motivo è che il vectoring funziona solo se tutti gli operatori di una zona utilizzano apparati di una stessa marca per la Vdsl2. Gli apparati devono infatti interoperare per coordinare la cancellazione delle interferenze sui doppini. E poiché non c'è ancora uno standard, solo apparati di una stessa marca possono coordinarsi in questo modo. Da noi si pone il problema perché Telecom Italia e Fastweb (a breve anche Vodafone) stanno coprendo le stesse case con la Vdsl2, in 48 e 23 città rispettivamente. Fastweb mira a coprire il 20 per cento della popolazione entro il 2014; Telecom il 50 per cento entro il 2016. Vodafone intende coprire entro marzo 2017 6,5 milioni di case, in 150 città, pari al 27 per cento di popolazione. Comunque, visto che Telecom ha un piano di copertura più esteso, non avrebbe problemi a usare il vectoring nelle zone in cui non ci sono altri operatori.