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Thief, il signore dei ladri torna dopo dieci anni passati nell'ombra

Thief

Eidos Montreal rilancia l'oscuro ladro Garrett

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A dicei anni di distanza dall'uscita del titolo originale, Thief torna (su Xbox One, Xbox 360, Ps4, Ps3 e naturalmente Pc) grazie al lavoro svolto dal team di Eidos Montreal. La nuova versione del gioco giunge filtrata attraverso l'obiettivo di telecamere tutte votate alla spettacolarità hollywoodiana, tingendo il contesto narrativo con ampie pennellate dark e soprannaturali, a tratti al limite dell'horror, e trovando nel gameplay un interessante equilibrio tra novità e classicismi della serie. Il gioco si presenta come un action-stealth in prima persona ambientato in un luogo immaginario industrializzato e dalle forti tinte medievali, che strizza l'occhio alla Londra dell'epoca vittoriana. Garrett, ladro esperto e signore delle ombre è il protagonista dell'avventura, e fin da subito sarà in grado di appassionare chi si trova dinanzi lo scherma grazie alle sue abilità e al forte carisma. Fin dalle prime battute di gioco vengono messe alla prova le abilità da ladro sgattaiolando silenziosamente nel buio della notte, borseggiando le guardie e saccheggiando abitazioni in compagnia di un'alleata di nome Erin. Quest'ultima è stata allieva di Garrett stesso fin da bambina, crescendo all'ombra del suo nobile codice morale, ma ora è cresciuta ed è divenuta spietata e ambiziosa. Il suo piano infatti è quello di derubare il Barone Northcrest in persona, l'odiato reggente della Città. Purtroppo le cose non vanno come previsto e il folle piano di Erin viene mandato a monte e i due vengono divisi bruscamente. Il povero Garrett si risveglia confuso su un carro merci che fa rotta verso Stonemarket, il centro nevralgico dei commerci della Città, ma attorno a sé è tutto cambiato: la Città infatti è stretta nella morsa della legge marziale e l'egemonia del malvagio Barone ha rovesciato l'economia e reso molti abitanti poveri e senzatetto. Miseria e disperazione non sono gli unici problemi, infatti la Città sta anche affrontando un'epidemia di piaga senza precedenti che infetta i cittadini fino a farli morire. Per questa ragione vige la quarantena e la guardia del Barone setaccia le strade punendo indistintamente tutti i trasgressori che violano il coprifuoco. Da questo punto in poi, Thief dipana le sue vere trame dando la possibilità di vagare liberamente per le strade e adempiere e compiere colpi scassinando serrature, depredando, stordendo o addirittura uccidendo le ignare vittime nei vicoli bui della Città. Per portare a termine i suoi piani, Garrett si avvale di un equipaggiamento e di abilità degni di un ladro esperto: si passa quindi dall'utilizzare l'immancabile grimaldello per violare porte o lucchetti, una mazza che funge anche da appiglio per scalare le pareti e un arco con svariate tipologie di frecce che potremo utilizzare per spegnere fuochi, stordire nemici, appiccare incendi o ancorare delle funi su determinati appigli. Nella cerchia delle abilità spicca su tutte la Concentrazione che permette a Garrett di analizzare l'ambiente attorno a sé evidenziando tutti gli elementi interattivi, i collezionabili o i passaggi segreti celati nei dintorni. L'innata abilità di nascondersi nelle ombre del protagonista gli permette di passare inosservato agli occhi nemici e di scattare da un riparo all'altro nel buio, aggirando i soldati di guardia e raggiungendo così dei punti di vantaggio per poi borseggiarli, neutralizzarli con un colpo di mazza ben assestato oppure lasciarli girovagare ignari della sua presenza. Thief è uno stealth game a tutti gli effetti che non solo premia, ma predilige l'assoluta furtività a scapito degli scontri diretti con gli avversari, fattore piuttosto sbilanciato all'interno del gameplay. Garrett infatti è un ladro infallibile ma piuttosto fiacco in combattimento essendo armato solo di arco e di una piccola mazza, per cui non è adeguatamente equipaggiato ad affrontare uno o più soldati armati di tutto punto. Dal punto di vista della giocabilità familiarizzare con i controlli offerti dal nuovo Thief non è certo difficile, e, anche in questo caso, è evidente l'intenzione degli sviluppatori di rendere l'esperienza accessibile, perlomeno ai livelli di difficoltà più bassi. Garret si muove veloce nelle ombre, grazie a un free run attivabile con la mantenuta pressione del grilletto sinistro, che garantisce salti e scalate automatiche, e a una rapida scivolata, ottima per passare da una zona d'ombra all'altra. Eppure, affrettare l'attraversamento degli otto livelli lineari proposti dalla trama sarebbe davvero un peccato, dato che il team di sviluppo si è prodigato nel costellare le ambientazioni di un'infinità di forme di bottino più o meno evidenti. Sebbene l'obiettivo da raggiungere per far progredire la storia sia sempre in bell'evidenza, lungo il cammino sarà possibile compiere deviazioni in cerca di preziosi da sottrarre silenziosamente, il cui valore andrà immediatamente ad aggiungersi ad una riserva di denaro utile ad acquistare armi e potenziamenti. Tale aspetto si rivelerà ancora più accentuato nei diversi incarichi secondari disponibili in città, da completare liberamente tra una missione e l'altra, che richiederanno tutte di portare a termine furti su commissione con difficoltà crescente. Quando invece si rimarrà sul sentiero tracciato dalla trama, ci si troverà sostanzialmente ad affrontare un percorso "ad ostacoli", intervallato da brevi sequenza di pura narrazione. Di missione in missione, si esploreranno diverse location della città, a volte più lineari, altre invece strutturate come veri e propri labirinti, e, naturalmente, costellate di guardie e trappole. Nascosti e protetti dalle ombre, occorrerà dunque studiare con attenzione i percorsi delle sentinelle, che potranno essere stordite di nascosto, o addirittura eliminate da lontano, a seconda dell'armatura indossata e del posizionamento. Un approccio misto, che preveda eliminazioni silenziose e qualche aggiramento, è naturalmente il più semplice da mettere in pratica, ma, con l'unica eccezione rappresentata dal prologo/tutorial, il gioco potrà essere completato senza mai far ricorso alla violenza. Grande attenzione è stata data al comparto longevità, per coloro interessati ad una sfida più complessa infatti, la gestione del livello di difficoltà in Thief può cambiare drammaticamente l'esperienza di gioco e gli sviluppatori hanno lavorato con molta attenzione non solo nel proporre molte variabili, ma anche per permettere ai giocatori di dimostrare la propria abilità. A parte i tre preset di base c'è infatti un quarto livello di difficoltà completamente personalizzabile, dove attivando o disattivando alcune variabili è possibile cucirsi addosso l'esperienza desiderata, arrivando a conseguenza davvero estreme, come il salvataggio solo ad inizio livello, e il game over ogniqualvolta si usi violenza contro una delle guardie, passando ovviamente per la completa eliminazione della modalità Concentrazione. Per i più estremi, c'è anche una sorta di permadeath, che costringe a ricominciare ad ogni fallimento. Ognuna di queste variabili, se attivata, andrà ad aumentare il punteggio assegnato dal gioco a fine missione, permettendo ai giocatori di inserire i propri score nelle classifiche mondiali. Giocato senza alcun tipo d'aiuto e con i modificatori attivati, Thief cambia completamente faccia, e richiede uno studio millimetrico delle proprie mosse all'interno dei livelli. Per quanto riguarda l'aspetto grafico è stato svolto un ottimo lavoro in particolare sulle animazioni facciali, e su quelle dedicate alle mani del protagonista, molto realistiche. Davvero notevole l'attenzione che è stata dedicata all'illuminazione dinamica, in grado di restituire con realismo il chiaroscuro che caratterizza i livelli. Gli effetti particellari sono discreti, mentre la nebbia lascia a volte molto a desiderare, con un effetto appiattito e molto poco tridimensionale. Peccato per i molti caricamenti che dividono le piccole aree in cui sono divise la città e i livelli, che finiscono per spezzare la continuità esplorativa. Dal punto di vista dell'ambiente e dei paesaggi Thief stupisce e regala al giocatore un vero e proprio ecosistema bello da vedere. Dal punto di vista sonoro, è importante valutare separatamente la colonna sonora, interessante mix orchestrale ed elettronico ad opera di Luc St. Pierre, e il doppiaggio in italiano, purtroppo caratterizzato da voci poco consone ai personaggi e da interpretazioni scarsamente convincenti. Di buona fattura invece il lavoro svolto sull'effettistica e sui rumori ambientali, notevoli e sempre credibili. Tirando le somme Thief suscita emozioni contrastanti. Sebbene da un lato offra un'atmosfera fatta di meccaniche di gameplay creative, appaganti e divertenti condite da un'ambientazione vivida e realizzata in modo eccellente sia dal punto di vista visivo che sonoro, sotto il profilo tecnico il gioco non stupisce particolarmente. L'acquisto di un titolo simile è consigliabile a chi ha molta pazienza e tempo da spendere e agli irriducibili del genere stealth che troveranno senz'altro un livello di sfida competitivo e una buona dose di divertimento.   GIUDIZIO GLOBALE: GRAFICA: 7,5 SONORO: 8 GAMEPLAY: 8 LONGEVITA': 8,5 VOTO FINALE: 8  

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