e-QBO, un cubo italiano per produrre e portare energia pulita
E' anche da punto per l'accesso al web con WiFi
A guardarlo da fuori sembra una costruzione giunta da altri mondi, con un profilo che negli appassionati del cinema può richiamare alla mente quello del monolite nero di Kubrick in "2001: Odissea nello Spazio”, ma il suo utilizzo è ben differente. Come si capisce già dal nome stesso, si tratta di un cubo, il cui compito principale è quello di sfruttare la superficie esterna a disposizione per generare energia pulita dal sole, per impiegarla poi al suo interno, immagazzinarla in apposite batterie, per l'utilizzo durante le ore notturne, oppure distribuirla. Lo si immagini ad esempio posizionato al centro di una piazza, per offrire postazioni dedicate alla ricarica dei dispositivi, delle automobili o delle biciclette elettriche. La costruzione funge anche da punto per l'accesso a Internet mediante connettività WiFi. Il design incontra la filosofia delle smart city nel progetto e-QBO, nato da un'idea dell'architetto italiano Romolo Stanco. La presentazione è avvenuta a fine gennaio in occasione del World Future Energy Summit andato in scena ad Abu Dhabi, evento che ha visto protagoniste tutte le realtà più importanti nel mondo delle energie rinnovabili. A rendere interessante e-QBO è anche la sua natura modulare: in base alle specifiche esigenze può infatti essere configurato in modo diverso, sfruttando al meglio lo spazio a disposizione, sia all'esterno che all'interno. Per quanto riguarda i costi, un cubo da 5×5 metri richiede un esborso economico di circa 150.000 dollari. Sarà possibile ammirare da vicino il cubo l'anno prossimo in occasione dell'Expo 2015.