A giugno i primi test sulle armature in stile Iron Man per i berretti verdi Usa
Il futuro della guerra sembra sempre più abbracciare la fantascienza. E se il progetto statunitense dovesse andare in porto, tra qualche anno sarà possibile vedere truppe corazzate che garantiscono prestazioni da superumano. L’idea per il progetto TALOS è nata diversi anni fa, quando un membro delle forze speciali è stato ucciso da un colpo di pistola sparato attraverso la porta da un sospettato. L’armatura verrà indossata proprio per evitare situazioni simili in futuro. Al programma, annunciato ad ottobre 2013 (leggi l'articolo cliccando qui), partecipano 56 aziende, 16 agenzie di governo, 13 università e 10 laboratori di ricerca. Lo U.S. Special Operations Command prevede di organizzare eventi per cercare esperti nella realizzazione di componenti per l’armatura, offrendo eventualmente premi in denaro. Durante la conferenza Special Operations and Low-Intensity Conflict, organizzata a Washington dalla National Defense Industrial Association, il capo dello U.S. Special Operations Command ha annunciato che sono stati assemblati tre prototipi della Tactical Assault Light Operator Suit (TALOS), un’armatura in grado di proteggere i militari durante le missioni operative. I primi test inizieranno nel mese di giugno. Dopo un periodo di prove sul campo, i soldati “Iron Man” potrebbero entrare in azione da agosto 2018. A differenza dell’armatura indossata da Tony Stark, la TALOS dovrebbe essere utilizzata esclusivamente per bloccare i proiettili, consentire la visione notturna e incrementare la forza del soldato, mediante un esoscheletro. Il militare visualizzerà tutte informazioni su eventuali pericoli attraverso un computer di bordo, potrà monitorare i suoi parametri vitali (temperatura, battito cardiaco e livello di idratazione) mediante sensori collegati alla pelle e attivare un sistema di aria condizionata.