La console vede e ascolta i giocatori
Nintendo è stata la prima ad introdurre i movimenti del corpo in un videogame grazie al famoso «Nunchuck», da legare al polso per la Wii. Poi PlayStation sfruttò lo stesso concetto con il Move. Ma la vera novità è stata introdotta da Microsoft grazie al Kinect, una telecamera in grado di individuare i movimenti del corpo e riprodurli su schermo. Adesso, con l’avvento delle console next-gen, il colosso di Redmond non intende abbandonare quanto di buono fatto sino ad adesso. Proprio per questo la nuova Xbox One comprende nel pacchetto anche il nuovo sensore che è in grado di esaltare le funzioni sopra elencate e rendere l’approccio con l’esperienza di gioco, la navigazione nei menù e l’interazione con le app completamente rinnovate. Il dispositivot sfrutta una cam 1080p, di gran lunga superiore rispetto alla risoluzione Vga del vecchio modello e include un sensore infrarosso che funziona in condizioni di scarsa luminosità e permette di avere un campo visivo ottimale. Questo significa che il Kinect ora è in grado di funzionare sia nelle stanze più piccole, a differenza di prima, sia in quelle più spaziose. Il sensore riesce inoltre a individuare fino a 25 giunture permettendo di tracciare meglio il corpo. La periferica, poi, riconosce chiunque abbia un profilo associato alla console semplicemente inquadrandone il viso. Per connettersi online basta sedersi dinanzi la cam, prendere in mano il pad e aspettare di essere visti dal Kinect. Un’operazione che al massimo impiega 3/5 secondi. Altra importante caratteristica è l’uso della voce che, oltre a poter spegnere la console e a dare la possibilità di navigare nei menù, permette anche di interagire con i videogiochi. In Fifa 14, ad esempio, imprecare dopo un fallo può costare un’ammonizione del gioco, mentre in Battlefield 4 gridando «serve un medico» oppure «attaccare quella posizione», il protagonista otterrà l’aiuto dei compagni di squadra.