Battlefield 4: torna il re della guerra simulata su Pc e console
Un videogame a cavallo fra due generazioni esalta al massimo lo spirito simulativo della serie.
Gli appassionati dei war games non vedevano l'ora di metterci le mani sopra e alla fine il tanto sospirato momento è arrivato. Battlefield 4 è finalmente arrivato fra gli scaffali dei negozi ed è pronto a far combattere sui suoi campi di battaglia virtuali milioni di fan dei videogiochi. Disponibile per Pc, Xbox 360 e PlayStation 3, il titolo è in uscita anche per le console next gen: Xbox One e PlayStation 4. Battlefield 4 è probabilmente il progetto più ambizioso di DICE, non solo da un punto di vista tecnologico ma anche contenutistico, vista l'inclusione di nuove feature e di un comparto multigiocatore forse mai così completo. Il gioco è suddiviso in due DVD nella versione Xbox 360 e prima di iniziare a giocare è necessario obbligatoriamente installare 2 GB di dati, altrimenti è impossibile farlo partire. Il nuovo simulatore bellico di Electronic Arts offre come di consueto due modalità principali di gioco, una campagna offline e gli scontri online. La prima è la classica storia progettata per giocatore singolo, dove l'utente si ritrova catapultato all'interno di uno scenario fantapolitico, che vede questa volta la Cina come area principale dell'avventura. La storia ruota infatti intorno ad un colpo di stato nella Repubblica Popolare Cinese, grazie al quale viene tolto di mezzo l'esponente più aperto al dialogo e alla moderazione del partito al governo, e mandato al potere un falco appoggiato dai russi, l'ammiraglio Chang, che è cinico e spietato come pochi. Di questo tragico evento vengono accusati gli Stati Uniti d'America, i quali vedono buona parte della loro flotta del Pacifico completamente in balia degli attacchi cinesi. Da qui si snoda una vicenda che porta a combattere per mare e per terra i videogiocatori, nei panni del soldato dei reparti speciali americani Daniel "Reck" Recker, che a fianco dei suoi compagni della squadra chiamata Tombstone opera tra l'Azerbaigian, la Cina costiera e l'entroterra, nel tentativo disperato di trovare e salvare chi può ristabilire l'ordine naturale delle cose. Nonostante la lunghezza della campagna non superi le sei ore di gioco a difficoltà normale, il ritmo dell'azione si mantiene su livelli altissimi ed è impossibile trovare periodi morti in cui il giocatore quasi si rilassa come è accaduto per Battlefield 3. Il vero cuore del videogame comunque, come ormai milioni di gamers già sanno, è lo spettacolare comparto online. La novità principale riservata in questo ambito da DICE è il cosiddetto Levolution, ovvero una sorta di intelligenza artificiale che gestisce i cambiamenti graduali che avvengono sul campo di battaglia e sulle costruzioni edificate su di esso. Nel gioco si può fare saltare in aria ogni cosa, ripari, edifici e quant'altro e durante gli scontri i giocatori devono costantemente tenere conto della trasformazione del terreno intorno a loro per evitare brutte sorprese o per farlo diventare utile ai propri scopi. Un esempio concreto di quanto detto lo si può avere nella mappa chiamata Flood Zone. Infatti durante la partita i videogiocatori possono distruggere un argine e allagare un piccolo quartiere, riducendo il labirintico complesso di palazzi in vere e proprie isole, passando quindi dai mezzi su gomma e cingoli a quelli anfibi ed esaltando i punti caldi situati sui tetti. Questi diventano delle vere e proprie killing zone ben strutturate, ricche di ripari, defilamenti e punti rialzati. In ogni caso è proprio nel multiplayer che si notano le vere differenze con la controparte per next-gen e PC, soprattutto per via del numero di utenti che possono partecipare alla sfide sulla rete, che è di 24 unità. Questo aspetto, se paragonato con l'edizione di nuova generazione a breve in uscita, non è un dettaglio da trascurare visto che molte delle mappe disponibili sono state disegnate per essere godute pienamente con 64 giocatori in campo. A rendere ancora più completa l'esperienza di gioco online c'è una perfetta gestione dell'individualizzazione delle quattro classi di soldati a disposizione, con il vasto campionario di sblocchi che si ottengono tanto al salire di livello, quanto utilizzando costantemente l'arma che si sta imbracciando. Quanto detto consente di ottenere oggetti utili per la loro personalizzazione, e permette di modificare in modo considerevole le performance del giocatore. Alla stessa maniera, salire di livello garantisce all'utente nuovi gadget e battlepack di diversa rarità da aprire al raggiungimento di un particolare punteggio. Per rendere l'esperienza Battlefield più coesa, il Battlelog (il sito-app relativo alle statistiche di gioco e per la gestione dei clan) è stato ricostruito da zero. Adesso non è più un'applicazione separata dal titolo ed è sempre a portata di clic. A livello contenutistico si segnala il ritorno della modalità Comandante, che consente di giocare nei panni di un ufficiale, supportando una squadra raccogliendo informazioni sul nemico, offrendo appoggio logistico alla truppe e gestendo la fase offensiva. Volendo si può giocare anche tramite un tablet sincronizzato a un server di gioco per PC o console. Quella descritta fa il paio con alcune modalità nuove di zecca che non hanno nulla di meno di quelle classiche, come Corsa e Conquista e i loro derivati. Il Battlefield 4 di questa generazione di console, nonostante utilizzi il nuovo motore grafico Frostbite Engine 3, paga dazio in termini tecnici, presentando un motore grafico dalle prestazioni non molto differenti da quelle viste nel suo predecessore. Le texture appaiono ben definite per i personaggi e gli oggetti più importanti, mentre per gli altri risultano più sfocati e meno rifiniti. Il titolo gira poi abbastanza fluidamente a 30 frame al secondo costanti. È altresì palese che, comunque, DICE ha dovuto cercare qualche compromesso considerando l'inferiorità in termini di potenza di calcolo fra, da un lato console next-gen e PC e dall'altro Xbox 360 e PlayStation 3. Per quanto riguarda l'audio, invece, ottimi gli effetti sonori, sia quelli di fondo che quelli da combattimento, come esplosioni, colpi d'arma da fuoco e quant'altro si può sentire su un campo di battaglia. Buoni anche il doppiaggio in italiano e la colonna sonora, che a parte la bella Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler, vanta poi durante l'avventura una serie di brani più adatti al contesto bellico del prodotto.Tirando le somme, la versione current generation di Battlefield 4 è un buon titolo, capace di spremere fino in fondo le potenzialità di Xbox 360 e Playstation 3 e che è in grado di garantire tantissime ore di gioco grazie a un multiplayer solido, divertente e ricco di features. Il nuovo sparatutto bellico di Electronic Arts non delude, ma anzi, nonostante il divario con la next-gen, riesce a farsi apprezzare pienamente da tutti gli amanti del genere. Davvero imperdibile. GUARDA IL TRAILER 1 GUARDA IL TRAILER 2 GIUDIZIO GLOBALE (relativo alle versioni Ps3 e Xbox 360) GRAFICA: 8,5 SONORO: 9 GAMEPLAY: 9 LONGEVITA': 9,5 VOTO FINALE: 9