iPhone 5S, pirati informatici violano il nuovo lettore di impronte digitali Apple
Un gruppo di hacker sostiene di aver violato Touch ID di Apple ed è subito polemica su privacy e sicurezza.
Non sono passate neanche due settimane dalla presentazione ufficiale e già arrivano i problemi per l' iPhone 5s, il nuovo smartphone top di gamma di casa Apple. Stando a quanto trapela dalla rete gli hacker di "Chaos Computer Club" sarebbero riusciti a penetrare Touch ID, il sensore integrato nel tasto home che legge le impronte digitali dell'utente e permette di sbloccare lo smartphone e completare gli acquisti senza bisogno di password. Durante il lancio di iPhone 5s, Apple aveva spinto Touch ID come un “sistema conveniente e ultra-sicuro per accedere al telefono”: Se gli specialisti del Ccc sono davvero riusici a violarlo allora viene proprio da pensare che il sistema non sarebbe così sicuro. Ma al riguardo si aspettano ulteriori conferme. Per aggirare il sistema di autenticazione i pirati informatici, avrebbero utilizzato la stampa laser al fine di riprodurre impronte digitali false, una tecnologia sviluppata nel 2004, alla quale che è stata modificata a tal scopo. Gli hacker sostengono che in realtà il sensore Touch ID gode solamente di una risoluzione maggiore rispetto alle altre soluzioni viste finora, così è sufficiente aumentare la risoluzione della stampa laser per ovviare al problema. Il gruppo ha anche pubblicato un video su Youtube (consultabile cliccando qui) che mostra lo sblocco del terminale utilizzando un falso digitale stampato. Quello della sicurezza comunque non è l'unico grattacapo per il colosso di Cupertino. C'è infatti un altro problema all'orizzonte. È sempre legato al fantomatico Touch ID, e si chiama privacy. Venerdì scorso il senatore statunitense Al Franken ha scritto una lettera a Tim Cook, ceo di Apple, chiedendo ulteriori dettagli sul funzionamento del lettore dell'iPhone 5s. Le preoccupazioni riguardano il fatto che le impronte digitali di un utente possano essere rubate da hacker o malintenzionati. Apple risponde che è virtualmente impossibile, dato che il Touch ID memorizza solo localmente una rappresentazione matematica del dito dell'utente. In ogni caso il problema sicurezza resta e se gli utenti più appassionati sanno bene a cosa vanno incontro, a essere maggiormente esposti a rischi e a furti di dati potrebbero essere le fasce meno attente o meno interessate al mondo della tecnologia.