Killer is Dead, l'ultima fatica del mitico game designer Suda 51
Stile vivido e aggressivo che si mescola ad un plot degno di un kolossal giapponese.
Killer is Dead è il nuovo gioco del visionario game designer Suda 51. Il titolo, disponibile per Xbox 360 e PlayStation 3, si presenta come un cocktail micidiale nel quale si possono scovare tracce di Cowboy Bebop, accenni di Devil May Cry, suggestioni in stile Tarantino e per i più maliziosi, una strizzata d'occhio ai simulatori di appuntamento a base di regali e biancheria intima. Potrà sembrare una miscela assurda, ma Suda è effettivamente riuscito a far convivere questi elementi senza mai risultare fastidioso, dando vita a un'esperienza che nelle prime ore non può che lasciare spiazzati, salvo poi creare dipendenza col passare del tempo e delle situazioni di gameplay. Il giocatore è chiamato a vestire i panni di Mondo Zappa, sicario dotato di un braccio robotico dalle mille capacità e di una spada in grado di moltiplicare la forza di chi la impugna. Mondo è un individuo freddo, pacato e devoto al proprio lavoro, ma com'è facile immaginare la facciata pulita e impeccabile nasconde segreti che aspettano solo di essere svelati. Dietro al look elegante del protagonista, infatti, sono molti i misteri che chiedono a gran voce di essere portati alla luce. Come ha perso il braccio? Chi ha realizzato la sua incredibile protesi multiuso? Chi è l'assurda e impacciata ragazza che Mondo si porta dietro in veste di assistente. Tutti questi interrogativi sono chiaramente destinati ad avere una risposta entro la fine dell'avventura di Killer is Dead, raccontata attraverso una serie di missioni che trascinano il protagonista in giro per la Terra, sulla Luna e perfino nel mondo dei sogni. L'universo immaginato da Suda è completamente folle e non si pone il problema di tendere la mano ai giocatori per farli ambientare gradualmente. Fin dalla prima missione si viene risucchiati in un universo fatto di individui capaci di deflettere i proiettili con una semplice spada, di immortali, vampiri, unicorni parlanti, treni demoniaci e creature meccaniche trasudanti pura malvagità. A fare da collante alla bizzarra narrazione è una struttura a missioni semplice ma efficace, che permette ai giocatori di scegliere come personalizzare la propria avventura. Le missioni principali, 12 in totale, sono le uniche legate alla trama e oltre a offrire situazioni di gameplay piuttosto varie hanno il compito di introdurre le ambientazioni in cui Mondo e la sua squadra sono chiamati a intervenire. Ogni volta che un capitolo della storia viene completato si sbloccano alcune missioni opzionali ambientate all'interno delle località già visitate. Tale struttura ha permesso a Suda e al suo team di creare missioni ricche e approfondite all'interno del filone principale, salvo poi inserire divertenti varianti di gameplay nelle delle sfide secondarie. Mentre i capitoli della storia possono essere affrontati una sola volta, le missioni opzionali sono sempre a disposizione, permettendo non solo di migliorare le proprie prestazioni, ma anche di accumulare denaro e cristalli lunari da investire per acquistare regali, costumi, biancheria intima e nuove abilità. Per quale motivo un killer dovrebbe spendere i soldi guadagnati per acquistare della biancheria intima? Semplicemente per sedurre le splendide fanciulle che Suda ha scelto di inserire all'interno del gioco. Nonostante l'atteggiamento freddo e distaccato, infatti, Mondo è un vero gigolò e ama sedurre le bellezze mozzafiato in cui si imbatte tra un incarico e l'altro. La cosa folle è che gli abbordaggi del protagonista non vengono semplicemente raccontati ma sono parte integrante di un gameplay che, a maggior ragione, si dimostra piacevolmente vario e camaleontico. Naturalmente non basta un solo appuntamento per arrivare alla conquista delle ragazze, ma con un po' di costanza si possono avere sia il cuore che il corpo delle "Mondo girl". Conquistando le bellezze del gioco si ottengono nuove armi secondarie, mentre affrontando le missioni opzionali si sbloccano nuovi regali, in un circolo ben bilanciato che spinge a completare tutte le sfide proposte da Killer is Dead per avere risultati degni di nota. Parlando di gameplay nudo e crudo si può affermare che le mosse da eseguire sono molteplici e abbastanza semplici da apprendere. Tra i comandi base c'è il normale colpo che può essere reiterato o caricato per una maggior potenza, la parata che diventa schivata se associata allo stick, un attacco sfonda-difese, il colpo di grazia e gli attacchi secondari del braccio robotico; queste ultime due tipologie offensive consumano la così detta “barra del sangue” che comunque si ricarica con gli attacchi base. Avanzando vengono apprese ed acquistate nuove meccaniche, tecniche e potenziamenti e tra quelle di base una delle più interessanti è la Dodge Burst, che consente di fare una velocissima e spettacolare combo-berserk in seguito ad una schivata dell'ultimo secondo. Gli attacchi secondari del braccio invece sono più singolari ed includono quattro armi da usare in soggettiva, sbloccabili conquistando il cuore delle fanciulle nella modalità apposita. Insomma, il combat system è piuttosto originale; nonostante inizialmente sembri banale e poco tecnico, in realtà avanzando e potenziandosi ci si accorge della sua validità: inanellare combo mentre si schiva, si sfondano difese e si fanno contrattacchi letali è un vero piacere. Sono richiesti riflessi pronti e una buona tecnica per eccellere, e se si è sufficientemente bravi gli sforzi verranno premiati dalla possibilità di realizzare delle mosse finali letali e di ottenere conseguentemente più oggetti dai nemici sconfitti, quali energia, “sangue” e cristalli gialli utili a comprare i power-up. Dal punto di vista grafico il titolo si presenta con un aspetto molto particolare dalle linee forti e marcate che pur non mettendo in crisi l'hardware per la composizione dei modelli o i dettagli architettonici, provoca qualche rallentamento in alcuni momenti dell'avventura. Per fortuna si tratta di casi isolati, e nella maggior parte delle situazioni l'azione scorre fluida, punzecchiata solo dalle bizze della telecamera. Come tutti gli altri lavori di Suda, comunque, è lo stile che distingue Killer is Dead. E nonostante questa generale "spigolosità" del colpo d'occhio, il titolo riesce ad essere molto espressivo. Dal punto di vista audio, la colonna sonora risulta sempre azzeccata e a tratti epica. Buono anche il livello di campionatura sonora e gli effetti di background. Tirando le somme, l'ultima fatica di Suda 51 regala un capitolo davvero divertente, seppur V.M. 18, nell'universo dei videogiochi contemporanei. L'ottima narrazione e la grafica accattivante, uniti ad un gameplay ben ideato garantiscono ore ed ore di sana azione in stile pulp. GIUDIZIO GLOBALE: GRAFICA: 8,5 SONORO: 8 GAMEPLAY: 8,5 LONGEVITA': 7,5 VOTO FINALE: 8