E' arrivato "Happier", il social network dedicato tutto al buon umore
Stop alla negatività, gli utenti possono solo postare foto, video, commenti o frasi piacevoli e gioiosi.
Un nuovo social network sta stuzzicando l'attenzione e la curiosità di numerosissime persone in tutto il mondo, in quanto gli utenti possono postare esclusivamente foto, video, commenti o frasi piacevoli e gioiosi, quindi parola d'ordine: stop alla negatività. La comunità virtuale si chiama Happier ed è nata da una start-up di Boston fondata da Nataly Kogan. Momentaneamente Happier può contare solo su un sito internet e una versione iOS e si rivolge nello specifico alle donne americane di quella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, ma anche gli uomini contano una bella fetta degli iscdritti. Nata in una famiglia di origine ebraica in Unione Sovietica la Kogan è arrivata negli Stati Uniti senza parlare una parola d'inglese, ma con le idee ben chiare: voleva a tutti i costi conquistare il sogno americano, che per lei significava guadagnare bene ed essere felice. Lavorò duramente per avere successo, arrivando infine a lanciare una serie di startup tecnologiche fra cui Where, che nel 2011 fu acquistata da PayPal per 135 milioni di dollari. Nei mesi immediatamente successivi a quell'acquisizione, però, si rese conto che non è il successo a fare la felicità. E così decise di impegnarsi in un progetto dedicato proprio alla ricerca di questo stato d'animo. Happier è nata così, grazie anche ai 2,4 milioni di dollari di finanziamenti che Kogan ha raccolto lo scorso anno da due società di venture capital, Resolute VC e Venrock. "Può sembrare folle, ma siamo qua per rendere più felici milioni di persone", ha raccontato la fondatrice, in un'intervista al New York Times, che ha messo insieme un team di dodici persone per portare avanti il progetto. Per ora i momenti felici possono essere condivisi solamente fra amici, ma la prossima mossa è già pronta: l'1 agosto verrà lanciata infatti una nuova app dove gli status degli utenti saranno automaticamente condivisi con tutti. "Vedere cosa rende felici le altre persone è prezioso - ha inoltre sottolineato Kogan - forse più che condividere la propria felicità. In un momento di crisi mondiale come quello che stiamo vivendo una piattaforma dove condividere solo la propria felicità potrebbe essere davvero una valvola di sfogo per tantissimi utenti in tutto il mondo e chi losa, magari il pensare positivo potrebbe oliare il motore di un mondo sferzato ogni giorno solo da brutte notizie ed eventi tristi.