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Facebook diffonde per sbaglio sei milioni di dati personali

Facebook e Privacy

La società di Mark Zuckerberg ha spiegato che il bug è stato causato da un errore di un software.

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Ben sei milioni di numeri di telefono e indirizzi mail condivisi a causa di un bug su Facebook. A darne notizia è stata la stessa società fondata da mark Zuckergerg, che attraverso l'invio di una e-mail agli utenti interessati dal bug ha rivolto le proprie scuse. "La privacy degli utenti è importantissima per tutte le persone che lavorano in Facebook - è scritto nel messaggio di posta elettronica - la nostra priorità è proteggere le tue informazioni. Nonostante il nostro impegno sia costantemente rivolto a evitare o risolvere eventuali problemi prima che interessino concretamente le persone, di recente si è verificato un problema tecnico a causa del quale un'altra persona ha potuto vedere il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo e-mail. Il bug ha interessato un numero limitato di utenti e, con tutta probabilità ha esposto il tuo indirizzo e-mail o numero di telefono solo a persone che conosci già al di fuori di Facebook. Nonostante ciò, ci rendiamo conto di quanto sia grave questo errore da parte nostra". Per Facebook il problema, che nel frattempo è stato risolto, ha interessato una piccola fetta di utenti rispetto al crescente numero di iscritti che supera il miliardodi persone. I vertici della società hanno dichiarato:"Abbiamo allertato le autorità Usa, in Canada ed Europa ma non si tratta di un'intrusione maligna". Nella mail inviata agli utenti colpiti dal problema viene spiegato anche quale sia stato il problema tecnico che ha causato la diffusioni di mail e telefoni "La spiegazione del bug è altamente tecnica, ma desideriamo spiegare cosa è successo. Quando le persone caricano una lista di contatti o una rubrica telefonica su Facebook, cerchiamo di stabilire una corrispondenza tra tali dati e le informazioni di contatto pubblicate da altre persone su Facebook per generare suggerimenti di amicizia. Il bug ha fatto in modo che gli indirizzi e-mail e i numeri di telefono usati per generare questi suggerimenti di amicizia e ridurre il numero di inviti mandati indesiderati venissero memorizzati negli account Facebook degli utenti, accanto ai contatti da loro caricati. Di conseguenza, quando una persona scaricava un archivio delle informazioni presenti nel suo account Facebook mediante l'apposito strumento che mettiamo a disposizione, tale archivio includeva i suoi contatti scaricati. E' durante questo processo che le persone potrebbero aver ottenuto indirizzi e-mail o numeri di telefono aggiuntivi". Il tema della privacy riemerge così prepotentemente nei giorni del Datagate, che ha visto la stessa Facebook e altri colossi del web dichiaratasi estranei al programma Prism - il controverso programma di controllo ad opera della National Security Agency - e stringere accordi con le autorità Usa per poter diffondere pubblicamente agli utenti notizie sul numero di richieste di controllo ricevute.

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