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Cambio al vertice della cantina Castello del Terriccio

Paolo Zappitelli
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Cambio al vertice di una delle cantine più blasonate della zona di Bolgheri, Castello del Terriccio. Il Cavaliere Gian Annibale Rossi di Medelana, storico e carismatico patron del'azienda, è morto improvvisamente lo scorso novembre 2019 e Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana, suo unico nipote, ne ha raccolto il testimone. Cinquant'anni, torinese per nascita, Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana già da anni aveva abbandonato la finanza per occuparsi delle attività agricole di famiglia - ampi possedimenti terrieri nel Paese che risalgono ai secoli passati - e ha sempre condiviso con lo zio la passione per questo angolo di terra toscana cui lo legano i tanti ricordi di bambino. Ora, ereditato il Terriccio proprio alla soglia di un momento storico durissimo e senza precedenti, è determinato a traghettarla indenne e se possibile ancor più solida di prima: "Ho il grande privilegio di avere ereditato non soltanto un’azienda che produce vini di grandissimo pregio noti in tutto il mondo - spiega -  ma allo stesso tempo una tenuta che rappresenta un microcosmo unico in cui la natura incontaminata e quasi selvaggia fa da cornice a un insediamento rurale che ha un suo valore storico e culturale. Tutto questo grazie a mio zio Gian Annibale che, oltre 40 anni fa, ha avuto la lungimiranza di intravedere il grandissimo potenziale di questo territorio meraviglioso. Il mio obiettivo, ora più che mai, è di proseguire in questo solco, salvaguardare il progetto di mio zio valorizzando tutta la straordinarietà che l’azienda e i suoi vini rappresentano: mai come in questo momento avvertiamo tutti l’importanza di rimanere saldamente attaccati alle nostre radici, lavorare per assicurare un futuro alle nostre attività e a tutto ciò che esse rappresentano. Lo avverto come un dovere, anche nei confronti del nostro territorio e della nostra comunità. In questo tempo che appare sospeso, in cui le nostre vite sembrano per certi aspetti quasi cristallizzate, per fortuna la natura va avanti, non si ferma. La primavera è inizata, la bella stagione arriverà e noi ci faremo trovare pronti.” Castello del Terriccio ha una storia millenaria e rappresenta una delle maggiori proprietà agricole di Toscana: circa 1500 ettari estesi lungo il limite settentrionale della Maremma Toscana nelle vicinanze di Bolgheri. Oltre ai circa 65 ettari a vigneto e ai 40 ettari a uliveto, l’azienda è composta di boschi, macchia mediterranea, coltivazioni di cereali e pascoli destinati all’allevamento dove pascolano libere mandrie di bovini di razza Limousine. Con Lupicaia, Castello del Terriccio e Tassinaia, annoverati sin dai loro esordi tra i più grandi vini rossi di sempre, l’azienda ha scritto pagine importanti nella storia del vino italiano e ha contribuito al successo della enologia toscana e italiana nel mondo.

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