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Gli sportivi insegnano come preparare un panino salutare

Katia Perrini
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Sport e cibo possono andare di pari passo. Ammesso per a tavola si mangi il giusto. Che performance sportive e corretta alimentazione siano legate a doppio filo è ormai cosa risaputa. Ciò che ancora oggi resta fumoso è quale sia il reale fabbisogno di chi allo sport ha dedicato la vita. I dubbi sono tanti, così come le fake news più accreditate: “E' meglio fare sport di mattina?”, “Se siamo a digiuno bruciamo più calorie?”, “Per scolpire il muscolo, nella dieta solo bianco d'uovo crudo e petti di pollo?”. E via discorrendo. Per dare risposta a queste e a tante altre domande è nato il premio “Food&Sport”, promosso dal Consorzio Cacciatore Italiano. Un'occasione per sfatare i falsi miti e diffondere corretta informazione su salute, alimentazione e sport, insieme ad un esperto d'eccezione: il professor Michelangelo Giampietro, Medico Chirurgo, specialista in Medicina dello Sport e Scienza dell'Alimentazione. Ma non si può parlare di sport senza interpellare gli atleti. Quelli che hanno dato lustro al nostro Paese nel mondo. Per questo sono stati premiati, per essersi distinti nella loro disciplina nel mondo. Non solo: hanno dato anche il loro contributo per promuovere corrette pratiche alimentari. Eccoli allora i premiati. Andrew Howe, punta di diamante dell'atletica azzurra, record italiano di lungo, ventenne campione d'Europa a Goteborg 2006 e vicecampione del mondo a Osaka 2007. Dopo un periodo difficile, oggi, a 35 anni, torna in pista e punta sulla velocità, 200 e soprattutto 400 metri. Il sogno ora sono i giochi di Tokyo 2020. Per raggiungere i suoi obiettivi, Howe è sempre stato attento all'alimentazione, non rinunciando però al giusto apporto calorico e ai nutrienti necessari. Ha creato una linea di pane proteico, il pane degli atleti, perfetto ingrediente base da farcire con salumi e verdure fresche, in porzioni bilanciate, per un corretto apporto di nutrienti e sali minerali per il recupero post attività.  Lamont Marcell Jacobs, nato in Texas da mamma italiana e padre statunitense, è tornato in Italia quando era ancora bambino. È entrato nel mondo dello sport prima con il basket, seguendo le orme paterne, poi si è lasciato tentare dallo sprint quando aveva 10 anni. Nel 2019, dopo aver brillato ai Mondiali di staffette di Yokohama, si è dedicato solo ai 100, stampando prima 10'10 a Trieste il 6 luglio e poi 10'03 a Padova il 16. Terzo italiano di sempre alle spalle di Tortu (9'99) e Pietro Mennea (10'01). Prossimo obiettivo: abbattere il muro dei 10'. Per farlo ci vuole un fisico “bestiale”, che a Marcell Jacobs non manca di certo. I tempi per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo2020 ci sono, quindi ora è il momento di dedicarsi alla preparazione atletica, in tutti i sensi, anche dal punto di vista alimentare, con un regime di cui ha condiviso con i presenti tutti i segreti. Finalmente, in occasione di Tokyo 2020, anche il surf farà il suo ingresso alle Olimpiadi. È questo il motivo del premio speciale che è stato assegnato a Roberto D'Amico, uno dei volti storici del surf italiano, tra i più titolati di sempre: ben 7 volte campione d'Italia Juniores, 3 volte Campione Italiano Assoluto, un nono posto nella finale Mondiale del Sunset Pro Junior alle Hawaii ed un settimo agli Europei in Marocco nel 2015. Ha partecipato all'evento con la sua inseparabile tavola da SUP, e ha coinvolto i presenti in dimostrazioni e prove di equilibrio. Infine, Alice Volpi, nata a Siena, classe ‘92, da padre senese e madre brasiliana, di Rio De Janeiro. Entra nelle Fiamme Oro e, a 14 anni, diventa subito Campionessa Italiana Allieve, intraprende il percorso dei mondiali under 20 e poi under 23, che la portano a conquistare ben 3 ori, un argento e un bronzo in soli 3 anni. Entra quindi in nazionale irrompendo con l'argento individuale in Coppa del mondo a Shanghai, argento a Budapest 2013-2014, bronzo al Grand Prix di Shanghai 2014-2015. Ad Alice va, invece, la menzione speciale “Tokyo2020”, perché solo un mese fa, il 12 gennaio, a Katowice, ha staccato il pass per i Giochi Olimpici 2020, insieme alle altre tre colleghe del Dream team azzurro di fioretto femminile: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Francesca Palumbo. Al termine della premiazione, i ragazzi dell'Istituto Professionale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera di Roma Vincenzo Gioberti hanno presentato i Panini dello sportivo, tre ricette gustose e bilanciate a livello nutrizionale. Il Panino al basilico con semi di papavero con Cacciatore Italiano DOP, zucchine grigliate alla menta e olive nere di Gaeta - Il panino - di circa 90/100 gr - viene realizzato con foglie di basilico fresco frullato all'interno dell'impasto. Il Panino al profumo di pomodoro e sesamo con Cacciatore Italiano DOP, mango fresco, lattughino e pesto agli agrumi - Il panino viene realizzato con del concentrato di pomodoro aggiunto all'interno dell'impasto. Il pesto di agrumi è composto da arance fresche, mandorle tostate, basilico fresco e olio extravergine di oliva. La quantità utilizzata nel panino è di circa un cucchiaino da caffè pieno. Il Panino integrale o ai cereali con Cacciatore Italiano Dop,  puntarelle, datterino confit e maggiorana. "Gli atleti che praticano attività sportiva, sia per scopi agonistici che ricreativi, sono spesso alla ricerca di un programma nutrizionale che garantisca un miglioramento della prestazione. Per raggiungere questo scopo, molti sportivi utilizzano integratori, senza pensare che ciò comporti spesso uno squilibrio nutrizionale a causa di apporti eccessivi di macro-, micro-nutrienti e di altre sostanze fisiologicamente attive. Oltre a essere una scelta irrazionale – spiega il dott.Giampietro - questo può comportare conseguenze svantaggiose sulla condizione fisica, sul rendimento e, se prolungato nel tempo, anche sulla salute. In realtà, nessuna sostanza o pozione magica potrà mai sostituirsi alla predisposizione genetica, agli anni di allenamento e all'alimentazione ottimale. Nel caso di attività fisica intensa, l'apporto proteico deve aumentare, specialmente nei periodi in cui l'obiettivo ricercato è il potenziamento delle masse muscolari. L'apporto giornaliero di proteine dovrà provenire per due terzi da cibi di origine animale e per un terzo da fonti vegetali. Questo poiché negli alimenti di origine animale si trovano proteine di più ‘alto valore biologico' per la composizione in amminoacidi e per la loro biodisponibilità, ovvero la capacità dell'organismo di assorbirli e utilizzarli". Uno spuntino gustoso, dopo un allenamento intenso, suggerisce il prof. Giampietro “potrebbe essere un panino (100 g di panino tipo rosetta, circa 270 kcal) con 5-6 fette di Salamini Italiani alla Cacciatora DOP (comunemente conosciuto come Salame Cacciatore Italiano, 35 g per 140 kcal), nel rispetto della corretta associazione tra carboidrati complessi e proteine, in rapporto pari a 3:1. Tale rapporto è esattamente quello che serve dopo un allenamento/gara per incrementare la massa muscolare. Inoltre, la quantità di sale presente può essere utile per ripristinare le perdite avvenute con il sudore”. 

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