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Un francobollo festeggia 10 anni del Prosecco Doc

Alessio Buzzelli
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Un francobollo per celebrare i dieci anni di vita di una delle eccellenze italiane più conosciute ed apprezzate nel mondo: il Consorzio di Tutela del Doc Prosecco. E davvero non c'era modo migliore per festeggiare il decimo compleanno di questa realtà, che ha pochi eguali nello Stivale e che, dopo il riconoscimento di ieri, entra così ufficialmente a far parte delle “Eccellenze del Sistema Produttivo ed Economico” del nostro Paese, ristretta élite cui Poste Italiane periodicamente dedica appositi francobolli celebrativi. A fare da straordinario sfondo alla cerimonia tenutasi ieri a Roma, il bellissimo Palazzo Storico della Prima Zecca dell'Italia Unita; un luogo dalla grande potenza evocativa, custode della memoria degli ultimi 150 anni di storia del Paese e sede di un'altra grande eccellenza italiana, la Scuola dell'Arte della Medaglia, istituzione unica nel suo genere. Una scelta, questa, tutt'altro che casuale: il francobollo celebrativo del Consorzio è stato infatti stampato in un milione di esemplari dal Poligrafico e Zecca dello Stato, istituzione che ha ridato vita allo storico Palazzo, recuperandolo a nuove funzioni. “Oggi più che mai è fondamentale essere in prima linea nella tutela del Made in Italy nel mondo – ha spiegato l'Ad del Poligrafico e Zecca dello Stato Paolo Aielli - Siamo orgogliosi di festeggiare nel palazzo storico della prima Zecca dell'Italia unita, il successo di un'eccellenza italiana quale il Prosecco Doc, a cui contribuiamo grazie al contrassegno di Stato, a garanzia di tracciabilità e autenticità di origine dei prodotti vitivinicoli e agroalimentari”. Il Consorzio del Prosecco Doc nei suoi primi dieci anni di vita ha raggiunto traguardi incredibili, superando persino le aspettative di coloro che, in quel 19 novembre del 2009, decisero coraggiosamente di riunire l'intera filiera nel segno di un obiettivo comune, come ha ben raccontato Stefano Zanette, Presidente del Consorzio. “Siamo partiti con una produzione che non arrivava a 142 milioni di bottiglie - ha detto ieri Zanette durante la cerimonia - per attestarci, a distanza di un decennio, a numeri più che triplicati che, secondo le nostre proiezioni, dovrebbero chiudere il 2019 con 485 milioni di unità. Un balzo, dunque, del +242% che ben sintetizza il nostro impegno sul fronte della qualità e della promozione, di pari passo con quello per la tutela del nome Prosecco". Un'ascesa senza sosta, costruita sul duro lavoro e su “4 pilastri fondamentali”, come li ha chiamati Zanette, sui quali il Consorzio si è retto sin dall'inizio: coesione, innovazione, bellezza e durabilità. Quattro punti imprescindibili, che hanno permesso al Consorzio di costruire un sistema produttivo imponente, che attualmente lavora su oltre 24 mila ettari vitati (sparsi in 9 provincie tra Veneto e Friuli Venezia Giulia) ed è composto da più di 11 mila aziende produttrici, 1.211 aziende vinificatrici e 348 case spumantistiche. "Una strada intensa e ricca di risultati – ha aggiunto -, che oggi si traduce in un successo mondiale, in partnership culturali e sportive prestigiose e soprattutto nella creazione di molti posti di lavoro e in un contributo fondamentale alla bilancia commerciale italiana, visto che il 75% delle nostre bottiglie viene esportato per un valore pari a 1,8 miliardi di euro”. Buon compleanno, dunque. E cento di questi giorni.    

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