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Tempo di asparagi

Una verdura eclettica, da usare per i primi, le insalate o con l'uovo. Vanno acquistati freschi: le cime devono essere chiuse e compatte

Damiana Verucci
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È iniziata la primavera quando tra i banchi dei mercati rionali iniziano a intravedersi gli asparagi. E non è un caso se questo tipo di verdura nasca adesso perché se si raccomanda sempre di mangiare ortofrutta di stagione per trarre i maggiori benefici è in questo periodo che la stanchezza prende il sopravvento su di noi e una buona dose di potassio, vitamine, fibre e glucidi, è il rimedio naturale più efficace. Gli asparagi in questo sono i nostri alleati più preziosi: verdura che appartiene alla stessa famiglia dell'aglio e dell'aglio ha le più importanti qualità. È anche molto versatile in cucina, i suoi usi tra i fornelli spaziano dagli antipasti, ai primi, ai secondi fino ai contorni. Non è affatto difficile farlo piacere anche ai bambini, in genere ostici con le verdure, grazie al suo sapore particolarmente gradevole specie se trasformato in una crema. Per i più piccoli meglio la qualità verde e selvatica, che favorisce l'assorbimento del calcio contenuto negli altri alimenti, rilevandosi dunque preziosi alleati per la crescita, lo sviluppo e la salute delle ossa. Molto diffuso in tutto il sud Europa, in Italia è soprattutto in Puglia, Campania e Maremma che trova il suo habitat naturale. Esistono molte varietà di asparagi e si distinguono in base al colore delle loro cime: bianco, verde e violaceo. Una volta colti si possono conservare appena un giorno fuori dal frigorifero data la loro delicatezza, ma se messi dentro arrivano anche a sette giorni purché si abbia l'accortezza di avvolgerli in un canovaccio umido per prolungare la conservazione. Acquistarli freschi è indispensabile. E allora basta osservare con attenzione le loro cime: se sono perfettamente chiuse e compatte non ci si può sbagliare, è ora di metterli nel carrello della spesa. Non è però un ortaggio a portata di tutte le tasche. In tempi in cui si tira la cinghia per arrivare alla fine del mese spendere dai 6 ai 10 euro al chilo può fare la differenza. Ma ne vale la pena anche perché, particolare non di poco conto quando si è in procinto di affrontare la fatidica «prova bikini», sono alleati della dieta visto il loro alto contenuto di acqua e la sensazione di pienezza una volta mangiati. Forse tra le accoppiate vincenti che li vedono protagonisti della tavola ci sono gli asparagi con le uova. Un piatto che si prepara in poco tempo e piuttosto facile da fare anche se regione che vai, ricetta che trovi. C'è chi lo propone alla bismarck, chi al forno, chi in sughetto o con salsa al vino e primizie. Poi ci sono i primi o le insalate, che offrono una marcia in più sotto forma del benessere perché l'assunzione alimentare ideale di questa pianta erbacea è a crudo. Ottime sono anche le proprietà del suo succo estratto tramite centrifuga. Unica accortezza in cucina è riuscire a preservare forma e colore. Ma bastano pochi trucchi, come «blanchirli» nell'acqua fredda e maneggiarli con cura. Da ricordare poi che l'asparago è come il maiale: non si butta via niente. Guai allora privarsi della parte legnosa e dura opposta alla punta. Con quella si possono fare ottime creme, frittate, flan e salse viarie. Basta cuocerla a lungo per farla intenerire, poi va frullata, insaporita e pronta all'uso più svariato. Si può infatti aggiungere la purea al risotto aumentando la cremosità, allungarla con l'acqua, o meglio ancora brodo, per ricavarne una zuppa.

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