Confidenze nella Casa
Grande Fratello Vip, Raffaello Tonon inedito: messaggio d’amore alla mamma
Gli Oneston sono entrati nella casa del Grande Fratello Vip e nel cuore di molti spettatori. Luca Onestini e Raffaello Tonon sono la strana coppia 3.0. Sono le Ivanellis (Ivana+Giulia) al maschile. Ieri, Raffaello detto Fuffy si è aperto con Giulia. Raffaello Tonon è prodigo di sano sarcasmo e parco di dettagli sulla vita privata. Fino a ieri notte. Si è messo la copertina blu sulle spalle cifotiche, ha acceso la sigaretta e con il suo inconfondibile modo di esprimersi, cordiale e insieme pungente, ha iniziato a parlare della madre. Lo ha fatto con Giulia De Lellis, segno che l’ha rivalutata sul serio. “Cosa mi ha insegnato mio padre? A odiare, non gli altri, lui. Mia madre e i miei nonni, che adoravo, hanno capito che era una testa di c***o, di lui non mi importa niente, si vedeva subito che era un c***e. Mio padre è da mettere alla gogna, mamma ha deciso di tenerselo, di vivere sotto lo stesso tetto ma fanno vita completamente separata. E’ segnata come me nella vita privata. Mio padre ha un solo e unico dio: il dio denaro ed è di un’avarizia fuori della norma. L’ho rimosso completamente. Sono un pezzo della sua carne e la cosa non fa piacere. Invece stimo mia madre, la stimo come donna. Però sui fondamentali non c’è stata. Sono figlio di genitori che non hanno saputo fare i genitori, non mi hanno incoraggiato né supportato, non sono mai stato apprezzato o stimato altrimenti non sarei quello che sono”. Giulia si leva una pellicina delle unghie e con tenerezza dice: “Beh ma non sei mica venuto male. La mamma è sempre la mamma”. Tonon sembra prendere coraggio: “Non è che non sono stato amato, sono stato amato male. Quando ho detto “sono quello che sono” non volevo intendere verso gli altri, ma verso me stesso. Ho sorriso alla vita più di quanto la vita abbia sorriso a me. Mia madre nella vita non ne ha infilata una però io posso dire certe cose su di lei, gli altri no, non si devono azzardare. Comunque ribadisco la stimo e per me è importante stimare una persona. Ha una gran tempra non si fa mettere i piedi in testa da nessuno”. La De Lellis viene fuori con domande paradossali: “E’ come te? Ha la gobba?”, Raffaello ride: “Sì è cifotica”. Poi si fa seria: “Ma non ti dispiace trattarla così, perché dopo quest’esperienza non provi a recuperare un po’ il rapporto? Magari le regali un cane per compagnia. Io lo dico sempre, ci dobbiamo godere i genitori, è bello averli in casa, star con loro”, Tonon abbassa le difese, si apre in un morbido sorriso, annega gli occhi cerulei in un mare di sensibilità e comprensione: “Eh lo so già, lei sarà una fonte inesauribile di sensi di colpa quando non ci sarà più. Tutti e due abbiamo avuto una vita molto difficile, tra noi però ci mancano dei pezzi. E’ implico che le voglio bene, mi ha messo in mano i primi libri e mi ha insegnato l’obbedienza anche se ha fatto errori terribili, terribili, menava come un tamburo. E’ una donna indipendente, guida, si prende cura di se stessa, della casa, è precisa, ordina e pulitissima. Se vai a casa sembra che io sia morto, ci sono mie foto ovunque”. Tonon si lascia andare, ormai è un ghiacciolo sciolto lentamente sotto un tiepido sole: “La critico però lei c’è sempre, sempre”. L’uomo sprecato per le televendite usa l’ironia e l’autoironia come scudo di difesa.