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Enzo Salvi asfalta Filippo Contri del Gf15: "Calci ai cani? No, li dovevano dare a te"

Bufera per le frasi del concorrente. La madre: gogna mediatica

Giada Oricchio
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Il concorrente del Gf15, Filippo Contri, è finito nel mirino degli animalisti e di Enzo Salvi, l'attore comico ha postato un video che non lascia spazio a dubbi: “Mi rode il c**o, i cani sono angeli. Gli unici calci dovevi riceverli te dai tuoi genitori”. La mancata squalifica del giovane romano porterà anche a un nuovo sit-in di protesta delle associazioni animaliste fuori la casa di Cinecittà martedì 29 maggio. Intanto a difendere Filippo ci pensa la madre che affida il suo pensiero a una lettera aperta inviata a Il Giornale. Conoscevamo la verve comica di Enzo Salvi, un po' meno il suo amore sviscerato per i cani. L'attore romano è impegnato sul set di un film ma la frase di Filippo Contri del Gf15 (“Io sono per educare i cani con i modi antichi, come fai una cosa sbagliata ti do un calcio, anche perché non lo sentono che ne dicano tutti gli animalisti e fidati che ne capisco”) non l'ha proprio digerita e sul suo profilo Facebook ha postato un video: “Caro Filippo del Gf mi rode il c**o. Ho tre cani (…) e se qualcuno minimamente pensasse di sfiorare i miei con i calci, beh li prenderebbe lui (…) ti voglio invitare a riflettere, ti ricordo che i cani sono angeli scesi dal cielo (…) gli unici calci in c**o li dovevi ricevere te dai tuoi genitori e visto che non è successo questi sono i risultati. Caro Filippo del Gf quando esci te lo faccio vedere io come si addestrano, solamente con l'amore”. Martedì sera c'è stata una protesta fuori la casa di Cinecittà: gli animalisti chiedevano la squalifica di Filippo ma si sono dovuti accontentare del buffetto di Barbara d'Urso. Tuttavia non ci stanno e annunciano un nuovo sit-in per martedì sera 29 maggio quando andrà in onda la settima e penultima puntata del Gf15. Rinaldo Sidoli, responsabile del centro studi del Movimento Animalista (presieduto dall'on. Michela Vittoria Brambilla) ritiene che il Grande Fratello abbia fatto passare un pessimo messaggio: “I cani si educano a calci”. Nel comunicato Sidoli scrive: “Un reality show deve far rispettare il ‘Codice di autoregolamentazione TV e minori' e difendere i valori protetti dal codice penale, come in questo caso l'art. 544-ter. Istigare alla violenza ed al maltrattamento degli animali legittima pratiche illegali in contrasto con l'ordinamento vigente. (…) La sua grave affermazione è un palese incitamento a violare la LEGGE 4 novembre 2010, n. 201 che ratifica la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia dove si vieta il taglio della coda come all'art. 10. Le emittenti sono obbligate a fissare tempestivamente opportune clausole sanzionatorie per comportamenti contrastanti (Delibera del 22 giugno 2004). Chiediamo per tanto l'applicazione di tale norma e l'esclusione del protagonista dal programma televisivo poiché è un individuo che non assicura contributi positivi allo sviluppo della personalità dei minori e comunque ha veicolato messaggi che possono danneggiarla. Qualora la nostra richiesta non fosse accolta presenteremo una denuncia all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. La polemica monta di giorno in giorno e la madre di Filippo Contri ha affilato le unghie lamentando “una gogna mediatica senza precedenti”. Ieri in una lettera al quotidiano Il Giornale ha annunciato di essersi rivolta a un avvocato: “Apprendo con sommo stupore dai quotidiani che mio figlio Filippo Contri  sarebbe stato denunciato per reati gravissimi solo per alcune frasi (estrapolate da un discorso più ampio) pronunciate nel corso di una diretta del programma televisivo Grande fratello del quale è concorrente. (…) Posso garantire che Filippo che vive con me è sempre cresciuto a contatto con numerosi animali domestici e li ha sempre amati e rispettati. Io stessa, che l'ho educato sin da bambino all'amore per gli animali, presto la mia attività di volontariato oltre che l'assistenza economica per alcune associazioni che si occupano di tutela e protezione degli animali in difficoltà. Non si può condannare e sottoporre a una gogna mediatica senza precedenti un ragazzo di 25 anni per una uscita, seppure infelice. Per questi motivi mi sono rivolta all'avvocato Daniele Bocciolini di Roma per tutelare in tutte le opportune sedi i diritti miei e di mio figlio che al momento non può difendersi dalle gravissime accuse e dalle offese che si stanno diffondendo in maniera virale sul web”.

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