Gwyneth Paltrow, la sua candela alla vagina infiamma i social
L'attrice Gwyneth Paltrow vende la candela all'odore della sua vagina e il web si scatena tra doppi sensi e feroci critiche
Cos'è il genio del marketing. L'attrice Gwyneth Paltrow ha lanciato una candela all'odore della sua vagina e la bizzarra idea è piaciuta così tanto da andare sold-out in poche ore. Il premio Oscar per il film "Shakespeare in Love" ha guadagnato più con il suo blog di lifestyle "Goop" che con il cinema grazie a idee in grado di stupire il mondo. Per approfondire leggi anche: L'ultimo business della star è una candela all'odore della sua vagina La candela è una miscela di geranio, bergamotto agrumato e assoluti di cedro alla rosa damascena e ai semi di ambretta e il nome "This smells like my vagina" è nato da una battuta che la Paltrow ha fatto il profumiere Douglas Little e la Paltrow. Affari d'oro per l'attrice, ma anche per il popolo del web che si è sbizzarrito a commentare l'iniziativa. A dominare nei “vagina candle tweet” sono i doppi sensi: “Tira di più una candela di #GwynethPaltrow che un carro di buoi Ma se si bagna, si spegne o si accende?”; “Però la candela di #GwynethPaltrow è proprio figa!”; “E' proprio vero che i soldi non danno la felicità, pensate ad Apple Martin che da una parte deve ascoltarsi le canzoni dei Coldplay e dall'altra vivere in casa con le candele al profumo di bagiana della mamma”; “Ora so cosa regalare a chi si lamenta che gliela fanno solo annusare”; “Fortuna che #GwynethPaltrow ha creato una candela e non un Chupa Chups”; “GwynethPaltrow vende candele al profumo della sua vagina. Figata!”; “Ha chiamato Chris Martin. Dice che... non gli somiglia per niente...(cit.)”; “Vende candele al profumo della sua vagina. Quando si dice “alzare l'asticella”; “Quindi davanti ai morti di figa si può accendere la candela di #GwynethPaltrow a mo' di lumino”; “Per molti adesso reggere il moccolo sarà meno deprimente”; “Ma leccare una candela è considerato sesso orale?”. E, infine, la più vera: “#GwynethPaltrow batte #Taffo nel marketing”.