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Caso Prati, spuntano debiti e doppia identità

Selvaggia Lucarelli ricostruisce tutto sul Fatto Quotidiano

Giada Oricchio
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“Soldi” canta Mahmood, involontaria quanto calzante colonna sonora dell'affaire Prati-Caltagirone. Il “Fatto Quotidiano” ricostruisce i debiti di Pamela Prati, quelli che la showgirl nega con forza, e rivela l'esistenza di due carte d'identità. Pamela Prati, Pamela Perricciolo e Eliana Michelazzo, la banda delle nozze finte con il fantasma Mark Caltagirone, si incolpano l'una con l'altra adottando diverse strategie per uscire dalla squallida storia senza perdere completamente faccia e dignità. La Prati si butta sul vittimismo disegnandosi come donna “stupida e ingenua alla quale era stato regalato il sogno di bambina su un piatto d'argento” e riciclandosi come paladina della donne vittime di “love scam”, (truffe d'amore online) e paradosso nel paradosso stasera cercherà il suo Mark a “Chi l'ha visto?”, il programma di Federica Sciarelli su Rai3. Eliana Michelazzo ha visto troppi legal drama americani e si gioca la carta della provvisoria infermità mentale, nello specifico lo sdoppiamento di personalità: si farà curare dal professor Meluzzi. Pamela Perricciolo, invece, ha scelto la strada dell'oblio: ha rilasciato un'intervista quasi del tutto vera (le tre donne erano complici e nessuna di loro tre è vittima, nda) a Selvaggia Lucarelli e poi via a Zanzibar per aprire un resort e reinventarsi come il Flavio Briatore in gonnella. Se si vogliono comprendere le dinamiche di questa storia bisogna porsi una sola domanda: “cui prodest?”, a chi giova? La risposta è a tutte e tre. Pamela Perricciolo avrebbe chiesto soldi a Sara Varone (così sostiene la soubrette) e ad altri ex assistiti dell'agenzia per farsi un gruzzoletto, espatriare e aprire una sua attività. Inoltre, secondo il criminologo Massimo Picozzi avrebbe appagato la sua personalità narcisistica. Pamela Prati - seppur con mezzi infingardi - ha ritrovato l'illusorio splendore delle luci della ribalta, un modo per integrare la pensione di 1200 euro (Perricciolo dixit) e saldare i debiti (che nega di avere) considerando che il cachet per una sua ospitata è lievitato più di un cima bellone alla vaniglia. Eliana Michelazzo è riuscita a usurpare il ruolo di primadonna del “Bagaglino/Mark Caltagirone” alla Prati trasformandosi essa stessa protagonista, proprio come fanno le sostitute invidiose che scalpitano e manipolano tutto e tutti allo scopo di detronizzare l'attrice principale. Adesso ha cachet di 7.000 euro a puntata, interviste sulle copertine dei settimanali patinati e il suo personale spin-off. La vicenda ha un solo banalissimo fil rouge: il vantaggio economico. Movente classico di ogni delitto al pari di quello passionale. A proposito di Pamela Prati - credibile quanto l'esistenza di Simone Coppi (marito e amante virtuale della Michelazzo per 10 anni), Lorenzo, Igor e Danny Coppi, di Mark Caltagirone e dei minori Sebastian e Rebecca Caltagirone - oggi Selvaggia Lucarelli su “Il Fatto Quotidiano” ricostruisce le bugie della Prati: “Nella sua vita viene fuori un caos di piccoli e grandi problemi legali e finanziari in cui la Prati non pare mai la vittima”. A “Verissimo”, la showgirl sarda ha negato di avere debiti, ma sul quotidiano si legge: “E' inseguita dal Fisco tanto che il suo cachet di circa 3.000 euro per l'intervista a Mara Venier a Domenica In, nella quale raccontò di aver già sposato Mark Caltagirone, è stato pignorato dal Fisco. Le è stato comunicato con una email della contabilità Rai il 2 maggio (…). Pamela Prati avrebbe cambiato il suo nome all'anagrafe in Pamela Prati (nasce Pireddu, nda) pochi anni fa proprio per sfuggire ai creditori”. Anche in questo caso la Prati sostiene che non ci sia alcun dolo e che lo Stato ne sia al corrente: “Ho entrambi i documenti, è vero, ma uso quello di Pamela Prati, lo Stato lo sa, non è un reato”. Sul pignoramento del cachet Rai replica: “Chi è che non ha debiti oggi? Era una cosa mia personale e non volevo dirla a Silvia Toffanin”. In effetti durante l'ultima intervista affermò un paio di volte in maniera sibillina: “Quali sono gli italiani che oggi non hanno problemi?”. I 40.000 euro di “Verissimo” sono stati congelati perché “l'azienda sta valutando di costituirsi parte offesa per truffa”. Selvaggia Lucarelli scrive: “Di storie che la vedono coinvolta in qualità di ‘debitrice' sono tante. Una testimone racconta che qualche anno fa affittò un immobile alla Prati che poco dopo ha smesso di pagare l'affitto e invitata ad andarsene ha accampato scuse per lungo tempo finché non è stata intentata una causa. Il conto corrente della Prati fu pignorato e ci fu un accordo economico tra i rispettivi avvocati per chiudere la vicenda. Il tutto è testimoniato da documenti e conversazioni via Whatsapp. Perfino il suo avvocato, Irene Della Rocca, che a “Storie Italiane” ha affermato di lavorare all'ipotesi di ‘circonvenzione di incapace' ai danni della sua assistita, reclama dei pagamenti dall'8 aprile. La Prati risulta pensionata e percepirebbe 1.200 euro al mese, ma lei smentisce: "Sei male informata, prendo molto di più'”. Eppure durante l'ultima intervista a Silvia Toffanin ha dichiarato che sarà pensionata dall'anno prossimo. Perché questo lapsus? La Lucarelli sottolinea che la Prati ha ripetuto più volte di non cercare ospitate televisive e di non volere soldi: “Però i soldi per le ospitate li ha chiesti e ha firmato un accordo di riservatezza con quelle che accusa di essere le sue carnefici”. La Prati ovviamente si appella alle sue fragilità e ai comodi ‘non so': “Non so perché l'ho firmato e comunque l'avvocato mi ha detto che non vale niente”. Conclude Selvaggia Lucarelli: “Va in tv perché obbligata, non vuole soldi ma li chiede, mente perché le dicono di mentire, firma senza sapere perché, viene denunciata per aggressione ma è lei l'aggredita, ha i doppi documenti ma allo Stato va bene, ha debiti ma giura di no in tv. Con voce rotta dalla commozione chiede che l'Italia smetta si parlare di lei e dopo due minuti dice che va ospite a Chi l'ha visto?”.

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