Wanda Nara, da mamma a manager di Icardi. E rivela: "Sono il terrore del calciomercato"
Wanda Nara la donna multitasking per eccellenza, imprenditrice, madre, moglie e procuratrice di Mauro Icardi, capitano dell'Inter, si racconta a Verissimo da Silvia Toffanin. Rivela che i rapporti con Maxi Lopez sono migliorati e che l'Italia è la sua seconda casa anche se “mai dire mai”, Madrid non è poi così lontana da Milano. La casalinga Silvia Toffanin accoglie Wanda Nara e parte una delle “toffanin- interviste”, molto simili a quelle della D'Urso per il tono deliberatamente sdolcinato. Alla domanda quale sia il ruolo che ama di più, Wanda risponde: “La mamma, ho cinque figli, l'ultima Isabella ha solo un anno, sono sola qui in Italia, la famiglia è in Argentina”. Anche se due tate e qualche collaboratrice domestica dovrebbero consentirle di non passare tutto il giorno a spadellare, rigovernare e spolverare. Almeno a giudicare il suo profilo Instagram dove Gucci non è una cucina e Chanel non è un bagno da pulire. Per la prima volta a #Verissimo , @wanda_icardi ! #sabatopomeriggio Un post condiviso da verissimo (@verissimotv) in data: 16 Dic 2017 alle ore 07:30 PST La showgirl Wanda Nara, la cui perenne ricrescita scura sui capelli biondo limone è un mistero (possibile che le garbi davvero?), ha un look semplice ed elegante: camicia bianca con cravattino nero lasciato sciolto e pantaloni neri. Questa donna esagerata, esuberante, esibizionista (in tutto) ha due grandi pregi: è intelligente e simpatica. Ha iniziato la sua carriera a 18 anni: copertine, show, calendari, al suo paese è famosissima, fu lei a dire: “In Argentina sono molto famosa, mentre Belen non sanno nemmeno chi sia”. Pare che perfino Diego Armando Maradona l'abbia corteggiata senza andare in gol. Wanda Nara gli preferì Maxi Lopez, talento persosi per strada. Sono stati insieme quasi 7 anni e hanno avuto tre figli maschi. “Eri sposata con Maxi Lopez, siete arrivati in Europa e poi in Italia” chiede la Toffanin, “Sì, poi nel 2013 ci siamo separati. Ci ho messo un po' perché ero sola, senza famiglia, aspettavo che il bimbo crescesse, aspettavo che Maxi cambiasse e invece non ho più sopportato, c'è chi lo fa ma io no. E pensare che avevo lasciato tutto in Argentina, la fama, il successo, la famiglia per seguirlo in Italia”. Non lo ripete ma l'ex attaccante del Milan la tradiva con la prima che incontrava sulla strada di Milanello e la prima che trovava in casa, cioè la babysitter. La fedifraga Era estate, una gita in barca e quella foto di Wanda, Maxi e Mauro sorridenti diventata simbolo di un tradimento. Wanda è low profile, non ostenta, prova a descrivere le sue giornate banali e borghesi. L'Hummer dorato e lo yacht a Monte Carlo sembrano una bici parcheggiata in giardino e il pattino ancorato da Poldo's Beach. Eppure risulta dolce ed empatica. “Dopo Maxi Lopez, arriva Mauro Icardi, sei stata fortunata” le ricorda la Toffanin, “Quando l'ho conosciuto eravamo solo amici e la storia con Maxi era chiusa, eravamo già divorziati. La storia è cominciata nell'estate 2013, 2014, mi pregava di raggiungerlo in Italia, ha insistito molto. Voleva che tornassi in Italia, Mauro è come me, tranquillo, normale. Io non avrei lasciato di nuovo l'Argentina per nessun'altro al mondo ma alla fine mi ha convinta” e svela un retroscena: “In Argentina facevano scommesse, dicevano che ci saremmo lasciati entro l'estate, ma io ero una delle poche che lo conosceva bene. Con Mauro è stato un colpo di fulmine, io mi fidavo tantissimo, ero sicura che fosse una cosa seria. Altrimenti non l'avrei mai presentato ai bambini, come donna e come madre ho il doppio delle responsabilità”. E così sono nati i Beckam argentini con sette anni di differenza a sfavore di Wanda (31 a 24 anni). Come si fa a non ammirare quella “quella granc**o di Cenerentola” 3.0 parafrasando Laura San Giacomo in Pretty Woman. Dal matrimonio sobrio al pari di un Festival messicano sono nate Francesca e Isabella: “Io avevo tre maschi e avevo fatto il cesareo, era rischioso, puoi provare mi disse il medico perché l'utero era a posto. Ho rischiato due volte e il parto è stato tremendo”. Silvia Toffanin le fa notare che è molto attiva sui social ma chissà perché gliela tira: “Così esposti non temete rapine come è successo alla Kardashian?”. Una domanda alla De Lellis. Wandona non afferra, ma risponde: “Sono molto trasparente e sincera, in Argentina è più pericoloso, qui non mi è successo mai niente”. La manager L'altro argomento è Wanda manager. Piaccia o no, la signora merita stima perché il giro d'affari intorno a Maurito è triplicato grazie a lei: “Io sono stata sempre il manager di me stessa e di mia sorella, l'aiuto con i contratti. Mauro mi chiedeva consigli, pareri come si fa a una moglie e piano, piano è stato automatico diventare la manager. Un mondo maschile? Sì, avevano pregiudizi, si pensa ancora donna a cucinare e lavare, poi si sono ricreduti. Sono il terrore del calciomercato”. In pratica è lei che porta i pantaloni in casa e ha la furbizia di levarseli in camera da letto. “E Mauro che fa resta? Mio padre è interista e mi ha chiesto di farti la domanda sul Real Madrid” dice la Toffanin, “A volte uno vuole una cosa con il cuore, non dico di no al Real Madrid e non dico di sì. Mauro è tifoso dell'Inter al 100%, se fosse per lui resterebbe, anche i miei figli sono cresciuti a Milano e sono interisti, ma poi ci sono altre cose e non si sa mai, dipende anche dalla società, vedremo”. La presentatrice le domanda della convocazione di Mauro con la Nazionale Argentina e del perché Maradona lo abbia sempre attaccato. “La convocazione di Mauro l'aspettavano tutti e non arrivava. Valentino esplose di gioia alla notizia (le mostrano il video dove il bimbo corre felice, ndr). I miei figli ci tengono tanto all'Argentina. Non so perché Maradona non lo volesse, suppongo che sarà qualcosa di personale, sulla vita privata Mauro è un esempio e poi bisogna parlare sul campo. Maradona è così, ogni volta che fa un evento parla di Mauro, lasciamoglielo fare”. La scrittrice Wandona è lì per pubblicizzare il libro “Campione in campo e nella vita” in vista dei regali di Natale. “Dove trascorrerai le feste?”, “A casa, c'è solo una settimana, siamo una famiglia normale, i bambini staranno con me il 24 o il 25 adesso con Maxi Lopez siamo sereni. Il tempo cura tutto, festeggeremo il compleanno di Costantino insieme, siamo una famiglia allargata ma i bambini crescono felici” e la Toffanin: “Ci ricordiamo di quando non gli strinse la mano”, altro retroscena: “Mi sorprese molto quel gesto. Pochi giorni prima Maxi era stato tutto il pomeriggio a casa nostra e sembrava andar d'accordo con Mauro”. Chiusura: “Resterai a vivere ancora in Italia? “Sì, speriamo di sì, è la nostra seconda casa anche se il futuro mi sorprende sempre”.