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Virginia Raggi rispondi a 10 domande

Il rapporto con Romeo, le primarie e le polizze. Roma vuole chiarezza

Gian Marco Chiocci
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Cara Sindaco. Sappiamo quanto siano stati difficili gli ultimi giorni (per non parlare dei primi, dalla monnezza ai frigoriferi, sic!) con queste storielle di chat, dossieraggi, tradimenti, mignottate, veleni a cinque stelle. Immaginiamo pure quanto ieri sia stato umiliante, da avvocato prima ancora che da sindaco, ritrovarsi a tu per tu con un pm che ti martella di domande. Ci è dunque ben chiaro il suo imbarazzo, e quello di chi la telecomanda, nel non saper più come uscire da una strada che otto mesi fa sembrava in discesa ed oggi è senza ritorno. Ma è arrivato il momento della resa dei conti, della maturità e del rispetto del patto sottoscritto coi cittadini, che è roba ben più seria della convenzione siglata con la ceralacca della Casaleggio Associati. L'avete scelto voi il campo di gioco, fondato su un solo principio non negoziabile (l'onestà) e puntellato da pregiudizi su tutti gli altri, bollati come peggiori, e soprattutto su voi stessi, autoproclamati migliori e diversi a prescindere. E invece, cara Sindaco, giorno dopo giorno si affollano narrazioni sgradevoli, spiacevoli e quel che è peggio, fumose. L'ultima è emersa ieri. Parebbe che Salvatore Romeo, ex funzionario del Campidoglio da lei promosso a capo della sua segreteria al triplo dello stipendio, ai tempi delle comunarie che l'hanno portata a candidarsi per il Campidoglio abbia scelto non solo Lei come beneficiaria di una polizza assicurativa sulla vita (30mila euro) ma anche altri esponenti del M5S romano. Dunque, signora Sindaco, par di capire che a distanza di qualche mese dal trionfo elettorale Lei ha portato questo Carneade - funzionario del Campidoglio - al vertice della pianta organica, incensandolo a figura di massima responsabilità, ma anche di massima vicinanza e fiducia, con un cospicuo surplus in busta paga. Sono i magistrati ad agire secondo codici. Noi, non abbiamo il gravame di condannare o assolvere, ma in compenso abbiamo l'obbligo di chiederle spiegazioni per cercare una verità non dettata solo dai commi di legge ma dai fatti oggettivi e dalla differenza tra le promesse e i comportamenti. Quella verità spesso messa in pericolo nell'epoca delle bufale, delle colpevolizzazioni un tanto al chilo, della ricerca ossessiva di capri espiatori. Lei spesso l'ha fatto, nel corso dei mesi, contro la stampa. Noi, stia tranquilla, non le restituiamo il favore. Non la riteniamo l'approdo di tutti i mali di Roma né siamo qui a voler mettere in piedi alla bell'e meglio un Tribunale di indignazione raffazzonata e sconclusionata. Ma abbiamo bisogno di risposte, questo sì, perché questo le chiedono i romani. Abbiamo bisogno di sapere qual è la dinamica che ha legato, prima del commissariamento di fatto imposto dalla Casaleggio Associati, i componenti della sua squadra. Abbiamo bisogno di sapere se davvero, all'interno del Movimento dell'onestà, un candidato sindaco dato per vincente, Marcello De Vito, è stato veramente azzoppato mediante un'opera di dossieraggio. Abbiamo bisogno di sapere i contorni di questo rapporto economico indiretto, estraneo alla pubblica amministrazione, che lega un Sindaco ad un suo Capo della Segreteria. Abbiamo bisogno di sapere, di grazia, anche dove va questa città dopo l'ennesimo no, arrivato ieri, sul nuovo stadio della Roma dopo che vi eravate presi trenta giorni di tempo. Ecco perché, a nome di chi l'ha votata, di chi s'è pentito e di chi le ha remato contro nell'urna, le inoltriamo dieci domande, semplici. 1) Sapeva di essere beneficiaria della polizza sulla vita del suo ex Capo Segreteria Salvatore Romeo per un importo di trentamila euro, oppure, si ha ricevuto questo regalo «a sua insaputa»? 2) Da quanto tempo conosce Salvatore Romeo? Perché la necessità di parlare con lui sul tetto? Per via delle voci sulle microspie in Campidoglio? A lei chi le ha riferite? 3) Le risulta che Romeo sia stato parte attiva nelle "comunarie" che, a sorpresa, l'hanno vista vincere sul favorito De Vito per circa 400 click-voti? 4) Sapeva che oltre a lei altri esponenti grillini risultano essere beneficiari di altre polizze sulla vita (secondo le prime indiscrezioni sarebbero dieci quelle contratte da Salvatore Romeo)? Che spiegazioni dà ai cittadini? 5) I vertici del Movimento, soprattutto Beppe Grillo, sono informati di questa curiosa generosità di un semplice dipendente capitolino arrivato ad avere centomila euro da investire in dieci polizze vita? 6) Salvatore Romeo da semplice funzionario ammnistrativo è stato messo in aspettativa dal Comune e riassunto dal Comune stesso come Capo Segreteria, con uno stipendio d'oro. Non le sembra una forzatura? 7) L'ex capo di Gabinetto Carla Raineri disse che Marra e Romeo avevano portato una «montagna di voti alla Raggi e poi sono passati all'incasso». Oggi quell'espressione suona sinistra, lei come se la spiega? 8) In soli otto mesi, i passi indietro sono davvero troppi, tra gaffe, bugie, smentite, come quella di Raffaele Marra da lei difeso a spada tratta e poi definito «uno dei 23mila dipendenti». Non crede di danneggiare l'intero movimento con questo atteggiamento poco chiaro? Non crede che Marino si è dimesso per molto meno? 9) All'Anticorruzione Lei ha dichiarato di aver provveduto in autonomia alla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato. Le chat sembrano smentirla. Si sente di confermarlo anche oggi? 10) Dopo il no alle Olimpiadi e il no al nuovo stadio della Roma, che idea ha per spingere Roma a guadagnarsi il proprio ruolo nel mondo, al pari di altre Capitali europee e dotarsi di infrastrutture all'avanguardia? Come vede, sindaco, nulla di inquisitorio, semplicemente un megafono a quello che si stanno domandando i romani in queste ore al bar, sul bus in ritardo, o magari mentre aspettano imbottigliati nel traffico su una strada piena di buche nel brulicare di una città ferita. Perché questa è la realtà: mentre una classe dirigente all'esordio appare avviluppata in guerre fratricide e beghe poco trasparenti, Roma sanguina. E non c'è bisogno di una diretta streaming per accorgersi di tutto questo, e nemmeno che lei si affacci dal balconcino del Campidoglio con vista Fori per sussurrare indignata «Oh Romeo, Romeo, perché sei tu, Romeo?». Qui non ne usciamo vivi, ci vuole un'assicurazione sulla vita. La nostra.

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