Energia, iWeek: un percorso possibile per il nucleare italiano Swg, favorevole un italiano su due
Una via italiana al nucleare è possibile: il lavoro del governo per definire il quadro giuridico idoneo al ritorno della produzione di energia attraverso la fissione e, quando sarà disponibile, la fusione, poggia su una base solida di conoscenze e competenze che in Italia non è mai venuta meno. E si consolida il favore dei cittadini: secondo un sondaggio SWG un italiano su due voterebbe per il ritorno al nucleare, mentre il 79% considera la NewCo a cui lavora l’esecutivo e che dovrebbe coinvolgere Enel, Ansaldo e Leonardo “un’adeguata risposta al crescente bisogno di elettricità del Paese”. È quanto è emerso oggi nel corso della VI edizione di iWeek tenutasi a Roma nella sede di Banca Finnat a Palazzo Altieri con i rappresentanti di gran parte delle maggiori realtà del settore energetico e del comparto nucleare italiano. L’iniziativa “Dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia”, promossa da iWeek, joint venture tra V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, ha visto i saluti del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che hanno confermato il favore del Governo nei confronti dell’opzione nucleare come parte integrante della strategia per conseguire la sovranità energetica nazionale e del mix necessario a conseguire l’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050, così come previsto dal Green Deal dell’Unione Europea.
“Entro l’anno – ha dichiarato infatti il Ministro Pichetto Fratin – avremo una bozza di legge delega da portare in Parlamento: riaprire una strada troppo a lungo rimasta chiusa verso un nuovo nucleare è una esigenza per il nostro Paese che vuole mantenere gli impegni ambientali firmati a livello internazionale. Bisogna superare vecchi pregiudizi ideologici e costruire un futuro sostenibile con un nuovo corso energetico pulito e sicuro per le nostre imprese e i nostri cittadini”. Il Ministro Urso ha invece affrontato il tema della NewCo affermando che “Il Governo sta lavorando a una società dedicata alla costruzione di reattori nucleari di terza generazione avanzata e poi di quarta generazione. Si punta a definire tutto entro la fine dell'anno prevedendo anche una significativa partnership tecnologica straniera. I lavori sono in corso e i vari passi sarebbero già stati definiti, con Enel che avrebbe la quota di maggioranza con il 51%, seguita da Ansaldo Nucleare con il 49% e da Leonardo con il restante 10%. Tutto questo sarà possibile solo se lavoreremo insieme per accogliere il largo consenso degli italiani, a partire dalle generazioni più giovani e consapevoli”. Dal punto di vista delle imprese, Aurelio Regina, delegato di Confindustria per il nucleare, ha chiarito che “Noi come industria possiamo fare il nostro pezzo e inserire i micro-reattori all’interno dei nostri stabilimenti, facendo poi una comunità energetica. Le nuove tecnologie elettronucleari sicure e di taglia ridotta potranno giocare un ruolo importante per il sistema industriale, in quanto potranno essere installate nei siti produttivi energy-intensive fornendo l’energia elettrica e il calore di processo di cui hanno bisogno”.
I quattro panel della giornata hanno visto impegnati a confronto diversi protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, della finanza e delle istituzioni per dibattere del miglior percorso possibile verso il nucleare italiano, a partire dal tema della formazione delle competenze necessarie e della sensibilizzazione delle giovani generazioni, che un domani saranno protagoniste della sovranità energetica nazionale. Questo è stato infatti l’argomento del primo talk, “I giovani e l’atomo: potenziare il talento per un futuro sostenibile”, mentre i successivi hanno riguardato i temi della valorizzazione dei siti delle vecchie centrali nucleari, dello stato dell’arte dei progressi verso la fusione nucleare e dell’industry. In quest’ultimo panel, in particolare, le grandi realtà della produzione energetica hanno analizzato il ruolo dell’energia atomica quale potenziale volano di crescita per il Paese. “Il nuovo nucleare - ha in particolare dichiarato in questo contesto l’EVP Strategy, Corporate Development & Innovation di Edison Lorenzo Mottura - è certamente indispensabile per perseguire il percorso che ci porterà a raggiungere la decarbonizzazione al 2050, ma al contempo offre l’opportunità di creare un progetto comune intorno a cui costruire un’alleanza industriale europea, in grado di incrementare l’autonomia strategica del Continente e la sua crescita economica. Secondo l’analisi condotta da noi, insieme a The European House Ambrosetti e Ansaldo – ha sottolineato Mottura - lo sviluppo del nuovo nucleare, solo in Italia, potrebbe abilitare un impatto economico superiore a 50 miliardi di euro, attivando fino a 117.000 occupati diretti”.
Tra i relatori: il deputato Alessandro Cattaneo del gruppo parlamentare Forza Italia e responsabile nazionale dei dipartimenti di FI; Stefano Buono, ceo newcleo, Nicola Rossi, Responsabile innovazione di Enel; Gian Luca Artizzu, AD di Sogin; Carlo Massagli, Presidente di Sogin; Lorenzo Cattoni di Transmutex; Lorenzo Mottura, Vice Presidente Esecutivo di Edison; Antonio Nodari, Vice President di Afry Management Consulting; Vittorio Festa, AD di Protection Solutions. I lavori, introdotti da Andrea Vento CEO di iWeek e V&A – Vento & Associati, e da Arturo Nattino CEO di Banca Finnat Euramerica, sono stati chiusi da Emanuele Marcianò, Presidente di iWeek e CEO di Dune Tech. La VI edizione di iWeek “Dalla formazione all’industria, la ripartenza del nucleare in Italia” è stata realizzata con il sostegno di Edison, Enel, newcleo, Sogin, AFRY, Alpha Ring, Protection Solutions e Transmutex e con i patrocini di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Isin, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Lazio Innova, Associazione Italiana Nucleare, ENEA, Politecnico di Milano e WeSchool.