Maurizio Casasco "illustre garante dei diritti delle donne": il riconoscimento
Il Presidente Emerito di Confapi e della confederazione europea delle PME, deputato di Forza Italia, Maurizio Casasco, è stato insignito oggi dall'Associazione 6libera il riconoscimento di “Illustre garante dei diritti delle donne”, durante il Convegno “Ripartiamo dai Diritti” organizzato al CNEL, con la seguente motivazione: “Per il suo straordinario impegno a favore dell'empowerment femminile e della parità di genere, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Con la sua autorevole posizione istituzionale oggi rivestita in Parlamento e, la sua straordinaria guida per oltre un decennio della Confederazione delle Piccole e Medie Industrie, ha saputo proiettare l'Italia all'avanguardia nel dibattito sull'inclusione delle donne nel mondo del lavoro. La sua visione lungimirante ha posto le PMI al centro di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, più equo e sostenibile, dove le donne possano esprimere appieno il loro potenziale".
"Il suo impegno", si legge ancora, "si è concretizzato in azioni che hanno portato a risultati tangibili. Un ruolo di primo piano nel dibattito politico: ha saputo far sentire la voce delle PMI nelle più importanti sedi istituzionali, contribuendo a plasmare politiche a livello nazionale e europeo a favore delle donne imprenditrici e delle imprese in generale; pioniere nella lotta alle molestie e alle violenze sul lavoro: ha sostenuto e promosso la nascita del primo Osservatorio contro le molestie e le violenze sulle donne, "6libera.org", dando concreta attuazione all'intesa sottoscritta durante la Sua Presidenza, da Confapi, CGIL, CISL e UIL nel 2018”.
“Sono orgoglioso e grato per questo riconoscimento prestigioso, che non è solo un onore personale, ma un incoraggiamento a proseguire con ancora maggior forza e convinzione su un cammino che è ancora lungo e pieno di sfide”, ha commentato l’on. Casasco. “Ogni giorno – ha proseguito - tante donne combattono per la propria libertà, la propria dignità, e per il riconoscimento dei loro diritti fondamentali. I dati sono allarmanti, c’è ancora molto da fare per sensibilizzare, educare, promuovere una cultura di parità e rispetto. Le famiglie, la scuola, le imprese, le istituzioni: tutti dobbiamo essere al fianco delle donne in questa battaglia”, ha concluso.