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MindLenses, gli occhiali che allenano mente e corpo: dalla terapia cognitiva allo sport

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E se un paio di occhiali potesse potenziare le capacità mentali, migliorare la reattività e affinare la concentrazione in campo? È questo il principio alla base di MindLenses Professional, un innovativo dispositivo sviluppato da Restorative Neurotechnologies, startup nata come spin-off dell’Università di Palermo che ha trasformato un’idea visionaria in una tecnologia all’avanguardia per la riabilitazione cognitiva, applicabile a diversi settori, anche al mondo dello sport.

Gli esperimenti condotti in ambito sportivo hanno dimostrato, infatti, come MindLenses sia in grado di migliorare le prestazioni degli atleti, aumentando l’attenzione e riducendo i tempi di reazione. “Immaginate un portiere o un tennista che riesce a percepire meglio il tempo e anticipare l’azione - ha detto  Massimiliano Oliveri, ceo e fondatore della startup – . In passato, quando lo sviluppo del dispositivo era ancora in una fase embrionale, abbiamo condotto alcuni training con la Nazionale italiana di Pallavolo, vincitrice della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra. Siamo riusciti a proporre un metodo di allenamento innovativo per aumentare la reattività dei giocatori e i risultati ci hanno consentito di far parte di quella storia di successo”.

Il dispositivo è, infatti, in grado di adattarsi al contesto specifico: durante gli allenamenti con gli atleti, questi occhiali "speciali" vengono utilizzati per testare la rapidità di reazione, sostituendo gli stimoli digitali con palloni lanciati da una macchina, in modo da simulare le normali condizioni di gara e poter "misurare" i tempi di intervento dei giocatori. 

MindLenses è comunque molto di più di un supporto per lo sport: è infatti uno strumento rivoluzionario per la cura di pazienti con deficit cognitivi dovuti a ictus, trauma cranico o disturbi come l’ADHD: “La nostra tecnologia offre un supporto concreto a chi ha subito traumi neurologici, permettendo un recupero delle funzioni cognitive senza ricorrere a interventi invasivi” ha spiegato Oliveri. 

La startup, che ha appena chiuso un round di investimento di 4 milioni di euro con Fondazione ENEA Tech e Biomedical, CDP Venture Capital SGR, MM Partecipazioni e Italian Angels for Growth, propone oggi una versione del dispositivo ancora più innovativa ed avanzata per il trattamento dei deficit cognitivi. E, con l'obiettivo di migliorare le capacità decisionali, sta sperimentando applicazioni anche in ambiti ad alta pressione come la difesa e il management professionale, dove la prontezza mentale e la fluidità di linguaggio sono cruciali: “MindLenses potrebbe, in tal senso, diventare uno strumento di potenziamento cognitivo per chiunque voglia spingere al massimo le proprie performance mentali” ha concluso il ceo.

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