A22, verso il primo Green Corridor d'Europa
La lotta all’inquinamento atmosferico è un impegno globale. Una battaglia per la quale le istituzioni e le aziende europee hanno messo in campo numerose azioni. Ognuno, per la sua parte, può e deve dare il suo contributo. Nonostante non siano le arterie a inquinare ma i veicoli che vi transitano, anche Autostrada del Brennero ha abbracciato da tempo la sfida della transizione ecologica. E oggi ne ha fatto uno dei perni attorno cui ruota il piano di investimenti di cui il Mit ha approvato la fattibilità. L’obiettivo è quello di trasformare l’A22 nel primo Green Corridor d’Europa, un asse, dunque, a emissioni zero.
Il concetto di corridoio svela già una delle direttrici su cui si muove questa iniziativa, l’intermodalità, ossia autostrada e ferrovia insieme, pensate come un sistema unico e integrato. Dove l’autostrada diventa sempre più tecnologica e attrezzata a garantire servizi a veicoli a emissioni zero e la ferrovia accoglie più merci, concorrendo così in modo decisivo all’obiettivo della sostenibilità. Un sistema che si vuole completare integrandolo anche con l’acqua, attraverso lo sviluppo del porto di Valdaro. “Dal Brennero – osserva Diego Cattoni, Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero – transita una quota rilevante dell’intero import export nazionale, che si traduce in oltre 60 milioni di tonnellate di merci all’anno; lungo l’A22 ogni anno viaggiano 70 milioni di veicoli. La nostra proposta tende a riconfigurare la mobilità lungo l’asse del Brennero con un piano che si rivela ambizioso e decisivo per il mondo dei trasporti, per l’ambiente, per l’economia locale e nazionale”.
Un altro tema cardine del piano è quello della transizione ecologica, che si declina attraverso numerose azioni: dal potenziamento dell’infrastruttura dedicata ai vettori energetici green con i nuovi centri di produzione e distribuzione di idrogeno verde (8 quelli in programma) e l’installazione continua di nuove colonnine elettriche alla realizzazione della terza corsia, dinamica e reale, dal piano di riqualificazione delle aree di servizio. Anche gli investimenti in tecnologia programmati dalla Società remano nella direzione delle emissioni zero: l’A22 è l’autostrada italiana più all’avanguardia nello sviluppo di sistemi C-Its. La volontà è quella di trasformare l’arteria da analogica a digitale e creare le basi per una guida cooperativa e autonoma.