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Sperimentazione, artigianato e made in Italy passano da Lucca

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Sperimentazione contemporanea, tradizione artigianale e novità del made in Italy. Tutto in una cornice unica. Il sipario sulle realtà cittadine di prestigio si è aperta per il secondo anno consecutivo a Lucca. E la città toscana ha vissuto immersa in un’accogliente atmosfera di fermento. Lucca Fashion Weekend, evento dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione culturale POP, con la partecipazione della Camera di Commercio e le associazioni di categoria, ha creato un incontro sinergico tra arte e gli spazi storici della città, tracciando nuovi e innovativi percorsi esplorativi con l’obiettivo di valorizzazione il territorio e il saper fare.

Tradizione artigianale e nuove visioni contemporanee sono state le linee su cui si è mossa la manifestazione, crocevia e punto di incontro tra generazioni. Una due giorni ricca di appuntamenti che ha visto un calendario ricco di appuntamenti dall’alto valore artistico e culturale: installazioni, talk, mostre e presentazioni ospitati nelle più prestigiose location storiche e palazzi d’arte.

Tre  i pilastri che hanno dato struttura alla manifestazione, accomunati da innovazione e sostenibilità: LFW END, contenitore di presentazioni per giovani brand indipendenti, atelier e realtà artigianali locali e nazionali, e talk con magazine indipendenti; LFW EXP, destinato a mostre e installazioni diffuse tra le vie della città, arte e tessuto urbano in conversazione privilegiata; LFW OFF, a promozione iniziative ed eventi realizzati dalle attività commerciali, lungo le principali vie dello shopping animeranno le strade della città con presentazioni e aperture straordinarie.

Tra gli eventi da segnalare nella sezione LFW END: Sotterranea, progetto espositivo che ha visto i sotterranei della città accogliere brand indipendenti e realtà artigianali di prestigio. Tra i brand indipendenti presenti: Damiano Marini, Invaerso, Leight Studio, Maison Lamoureux, Maria Patrizia Marra per gli accessori; Saman Loira e Aza Lea per l’abbigliamento. Rovi Lucca, con la collezione Erbarium, è stato protagonista di un’installazione elegante e sofisticata nella cornice dell’Orto Botanico; Bottega Bernard con la collezione UNMUTE ha dato vita ad una passerella concettuale e contemporanea nei sotterranei del Baluardo San Regolo. Il Loggiato Pretorio è stato il palcoscenico di una 3 giorni di masterclass a cura di Le vanità Profumerie e Armani Beauty. Infine, spazio alle riflessioni sulla moda, con BOOM! La moda italiana, progetto espositivo che celebra le origini della moda italiana che è stato anche la cornice alla tavola rotonda “SULLE VIE DELLA SETA. Creatività, Innovazione e materie prime nell'imprenditoria di moda” moderata dalla giornalista Katia Perrini con ospiti Anna Molinari, la prof.ssa e storica Maria Giuseppina Muzzarelli e la textile designer, Elena Sanguankeo.

Luoghi e palazzi storici sono stati, invece, la cornice privilegiata della sezione LFW EXP. In Via del Fosso una installazione site specific di Francesco Zavattari ha avvolto la storica via lucchese in una intrigata tela di fili di seta, animando antichi spazi dismessi in un percorso interattivo tra materia e luce. Sempre in Via del Fosso, spazio all’artigianato con la mostra laboratorio La via della seta. Il Filaticcio lucchese, dove l’artigiana e tessitrice Laura de Cesare ha presentato una tessitura del filaticcio lucchese su un telaio a pedali, allestito con tessuto storico locale; in mostra anche le lavorazioni su telai dell’Associazione Tessiture Lucchesi. Ancora tessitura con la mostra presso il Museo Nazionale Palazzo Mansi dell’antico laboratorio di tessitura rustica Maria Niemack, cui spetta il merito di aver recuperato e valorizzato l’antica tecnica della tessitura rustica. Esposti antichi telai e strumenti otto-novecenteschi recuperati sul territorio insieme a un campionario delle varie tipologie di tessuto, passamanerie e galloni realizzati con questi strumenti.

Una menzione speciale anche per la mostra Barbie, la storia, la contemporaneità presso la fondazione Banca del monte, dedicata alla bambola iconica per antonomasia, un selezione proveniente dalla collezione privata di Renata Frediani, tra le più importanti collezioni della famosa bambola della Mattel, con le storiche Barbie comprese tra il 1959 e il 1980.

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