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Lorenzo Pugnaloni: “Ho scritto una serie tv, ora aspetto l'occasione giusta”

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Intervista a Lorenzo Pugnaloni: “Ho scritto una serie tv, ora aspetto l’occasione giusta”. “Il successo sul web? Evidentemente il pubblico ama la professionalità”

Giugno, Ancona. Lorenzo Pugnaloni; classe 2002, studente al terzo anno di Scienze della Comunicazione, è conosciuto al grande pubblico dello showbiz italiano come blogger e fonte autorevole delle news e anticipazioni del dating show televisivo “Uomini e Donne”. Appassionato di reality e programmi di intrattenimento, è anche autore di un format, da lui stesso condotto, in cui i volti di punta del piccolo schermo si raccontano e confidano all’esperto di gossip mille retroscena sulle proprie esperienze tv.

Come è riuscito a distinguersi sui social e a fidelizzare il suo pubblico in maniera così incisiva? Lei è il punto di riferimento per tante testate giornalistiche per scoop e gossip.

«Tutte le cose più belle partono sempre “per caso”, magari per gioco, per vedere fino a che punto possano spingersi. Non è facile rispondere, penso che il pubblico che mi segue ami il mio modus operandi di raccontare, uno “storytelling” molto alla mano, coeso, chiaro e, soprattutto, veritiero. Parliamo di intrattenimento, certo, e dobbiamo dargli il peso che merita; tuttavia, non è per niente semplice, oggi, trovare un canale che con oggettività e obiettività riporti notizie e sia affidabile.».

Cosa la appassiona così tanto al mondo di “Uomini e Donne”?

«Questo programma è per me un punto di riferimento, ho dedicato davvero anima e corpo per creare qualcosa che prima non ci fosse da nessuna parte. Dal commentare e scambiare pareri come fan, sono diventato un po' il “Virgilio” di Uomini e Donne, proprio perché la passione è sempre stata al primo posto. Ho una stima immensa nei confronti di tutte le persone che ci lavorano e, per me, Maria De Filippi è un modello da seguire. Quando, ad esempio, mi capita di intervistare persone con le quali si creano dei ragionamenti da fare su una determinata questione, ecco penso a come Maria si comporterebbe al mio posto. Apprezzo il suo modo quasi da “psicologa” di analizzare sempre le questioni, la sua saggezza e umanità».

Come riesce a tenere tutti aggiornati in tempo reale circa le dinamiche del dating show?

«Non è mai facile, il mondo della disinformazione è diffuso e, a volte, se non si danno notizie corrette non è per forza legato al fatto che una persona inventi, di sua spontanea volontà… ecco, a me è capitato di essere “vittima” di disinformazione e sono sempre stato lì a metterci la faccia per rettificare e chiedere scusa. In complesso, posso dire di aver sempre fornito tutti gli aggiornamenti in maniera esaustiva; a volte, quando non sono stato sicuro di qualcosa, ho preferito fermarmi e non scrivere nulla. La paura, a volte, di scrivere non è legata al fatto che non mi senta all’altezza, bensì al timore che il pubblico, se non dovesse dimostrarsi vera la cosa, possa sentirsi preso in giro».

Le è mai capitato di non sentirsi all’altezza del pubblico o, peggio, di mollare tutto e dedicarsi ad altro?

«Sì, sarei ipocrita a dire il contrario. Tuttavia, se sono ancora qui un motivo c’è: gli alti e bassi ci sono in ogni percorso ed è proprio lì che si vede chi ha il coraggio ad andare avanti oppure no. Se fosse tutto lineare e scontato, per me sarebbe noioso e controproducente».

Spesso, i programmi di intrattenimento non sono ben visti da una parte di pubblico, che si ritrova a giudicare con pregiudizi le persone. Come ha affrontato questo aspetto?

«Io non ho mai etichettato nessuno nella vita, per questo non riesco a capire come le persone possano giudicare qualcuno in maniera superficiale sulla base del niente. Non me lo pongo proprio il problema, proprio perché mi scivola addosso, non gli do peso. Se dovessi metabolizzare ogni cattiveria che mi viene scritta, non vivrei più».

Temptation Island è alle porte, che cosa si aspetta da questa edizione?

«Non vedo l’ora! Senza ombra di dubbi il programma più atteso dell’estate, è quel filo conduttore che ci porta poi alla nuova stagione televisiva e, per chi come me si “nutre” di questi programmi, è il pane quotidiano dell’estate. Ci divertiremo sicuramente, ogni volta che seguo il percorso di una coppia, inevitabilmente mi immedesimo in loro. È per me un programma specchio della società, di quanti tipi diversi di rapporti d’amore, alcuni sani altri meno, esistono. È la realtà».

Lei ha intervistato tantissimi personaggi dal mondo di Uomini e Donne, Amici, Grande Fratello… come mai, molti scelgono di raccontarsi da lei?

«Beh, ormai tutti mi conoscono, sono felice di questo e lo dico sempre con consapevolezza. Evidentemente vedono in me professionalità, serietà e vedono molto bene! (sorride, ndr)».

I reality, in questo ultimo periodo, stanno subendo un’evoluzione. Può farci un bilancio sulle ultime edizioni del Grande Fratello e Isola dei Famosi?

«I reality devono raccontare la realtà, altrimenti perdono il loro senso e non valgono più niente. Il pubblico si appassiona molto alla particolarità, a quel tono diverso che qualcuno porta nel piccolo schermo, sia in positivo che in negativo. Dunque, inutile “cristallizzarli” per renderli il più puliti possibile se poi non vediamo davvero la realtà… i reality vanno vissuti nel bene e nel male, venti persone all’interno di una casa non potranno mai andare d’amore e d’accordo con tutti, potranno avere uscite fuori luogo o comportamenti scorretti, ovviamente punibili; però, se limitiamo tutto questo non vedremo mai l’altra faccia della medaglia, forse abbiamo paura di vedere il negativo delle persone ma per me è sbagliato. A volte, conoscere una persona nel complesso può far cambiare idea allo spettatore e affezionarsi ad essa ancora di più di prima».

Ha mai pensato di partecipare ad un reality? Cosa darebbe di sé e cosa pensa che la gente amerebbe della sua persona?

«Apprezzerebbe la sincerità. Sono una persona molto riflessiva e saggia, ma so anche scatenarmi al momento giusto; i miei amici mi dicono sempre “Se qualcuno litiga con te, non vincerà mai”. So di avere carattere, questo non significa essere maleducati o strafottenti. A volte ci ho pensato e ho riso tra me e me. Se vogliono un’edizione particolare, se vogliono qualcuno di non soporifero, sanno già chi andare a cercare».

Come ha trasformato la sua passione in un lavoro vero e proprio?

«Con il tempo, la gavetta tocca a tutti ed è normale, per me ha anche quell’aspetto “didattico” che ti formalizza ed è necessaria proprio al fine di crescere e perseguire meglio gli obiettivi. Ci sono riuscito e sono soddisfatto di ciò».

C’è un’esperienza in particolare che le piacerebbe fare?

«Ultimamente ho maturato il desiderio di mettermi in gioco a livello autoriale in un progetto che riguardi il cinema; mi diverto a scrivere trame di serie tv. Ne ho una pronta nel cassetto, chissà. La mia creatività è il bagaglio più grande che mi porto dentro, mi immagino le scene e, a volte, mi commuovo da solo. Penso di poter dare tanto anche su questo versante, tutto starà nell’avere la giusta opportunità».

Lei è approdato anche in radio con un progetto da zero. Da dove nasce l’ispirazione e qual è l’obiettivo principale?

«Sono sincero, ho detto di sì perché durante l’estate rimango orfano del mio stesso format e soffro di nostalgia attendendo la nuova stagione televisiva. Anche qui mi sono messo in gioco, l’obiettivo è di intrattenere quei dieci minuti durante la mattinata; non si parla soltanto di gossip e news, voglio portare anche contenuti diversi e ospiti che non siano già per forza noti. Ad esempio, voglio parlare di sport e di musica con figure emergenti, ascoltare le loro storie. Penso sia anche un esempio per chi ha paura di mettersi alla prova e, magari, sentendo la loro decidono di farlo».

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