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Langhe, Roero e Monferrato: distese collinari, antichi borghi e castelli arroccati

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Territorio del basso Piemonte caratterizzato da magnifici scenari e prodotti d'eccellenza L'evento diffuso «Magico Paese di Natale» occasione per visitare gioielli come Govone, Asti e San Damiano d'Asti

Luigi Scalise
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Le vacanze di Natale si avvicinano e offrono la migliore occasione per programmare una pausa dallo stress quotidiano. Langhe, Roero e Monferrato, zone ricche di bellezze naturali, culturali, di bontà enogastronomiche e di eventi, sono uno dei luoghi ideali dove «fuggire». Qualche giorno fa è stata inaugurata la 17esima edizione del «Magico Paese di Natale», manifestazione oramai cult, che si svolge nel basso Piemonte, nella zona tra il fiume Po e l’Appennino ligure. L’evento si ripromette di diffondere la cultura del territorio piemontese, già patrimonio Unesco, attraverso la magia del Natale e le sue suggestioni. A dispetto di chi pensi che il periodo natalizio inizi troppo presto, una recente indagine, commissionata ad «AstraRicerche», rivela e fotografa il rapporto degli italiani con le festività di Natale.

Negli ultimi 10 anni, secondo questo sondaggio, il 41% dei nostri connazionali tende a prepararsi per la festa più amata dai bambini, sempre più in anticipo. Cogliendo il trend, il «Magico Paese di Natale» quest’anno si svolge fino al 17 dicembre, con un’offerta gastronomico-culturale senza precedenti. Incoraggiati dalla massiccia affluenza dello scorso anno che ha visto transitare per i propri stand, mercatini ed eventi ad hoc, circa mezzo milione di italiani, l’organizzazione per il Natale 2023, si propone di fare le cose ancora più in grande.

Tra gli indiscussi protagonisti dell’evento segnaliamo Govone, in provincia di Cuneo, borgo destinato a ospitare la residenza di Babbo Natale, presso il Castello Reale che fu dimora dei Savoia, tutelato dall’Unesco e che per l’occasione si veste di luci, colori, fatine ed elfi, pronti a coinvolgere grandi e piccini. Il tema scelto per questa edizione sarà quello dei simboli del Natale, dall’ottocento ad oggi. É inoltre prevista, una visita alle sale del maniero Savoia. Sempre a Govone fervono i preparativi per un nuovo allestimento che condurrà il visitatore in una bolla magica sospesa, tra la slitta con le renne e l’istallazione di soggetti tridimensionali a tema natalizio, nel contesto fiabesco del parco del castello.

Asti invece, primo comune ad aprire la manifestazione, ospiterà il «Mercatino Natalizio», talmente prestigioso da essersi guadagnato un posto tra i dieci migliori mercatini natalizi europei. Questa edizione sceglie Piazza Alfieri come cuore dell’evento. La suggestiva forma triangolare della piazza, che ricorda un albero di Natale stilizzato, sarà il punto di partenza della passeggiata tra le oltre 130 casette in legno, con spazi dedicati a spettacoli, animazione 3D e numerosi artigiani provenienti da tutta Italia che si alternano tra esposizioni di oggetti unici e prodotti tipici, da gustare all’ombra dell’istallazione di una stella Cometa alta ben 17 metri. Non poteva certo mancare l’allestimento di un imponente Presepe vivente, ospitato nella vicina città di San Damiano d’Asti, dal 3 dicembre. La cittadina apre le sue cantine storiche, tra vicoli acciottolati e antichi sotterranei, dove un corteo di viandanti accompagnerà i visitatori alla scoperta della rievocazione della natività. Il realismo della rappresentazione è assicurato grazie all’allestimento di scene di antichi mestieri, costumi e i tradizionali protagonisti tra cui i Re Magi.

Ai turisti è offerta un’ampia gamma di proposte per accontentare anche l’avventore più esigente. Sono previste passeggiate-trekking sulle splendide alture piemontesi, tour eno-gastronomici che incoraggiano l’economia locale e allo stesso tempo fanno conoscere i prodotti di eccellenza della zona, come il tartufo bianco e i celebri vini piemontesi. Ricetta originale, impreziosita dal tema natalizio che, nonostante i tentativi di ridimensionamento, dettati dal relativismo culturale moderno, è ancora in grado di suggerire un senso comune di appartenenza e di raccoglimento intorno ai valori condivisi, soprattutto in tempi così incerti e oscurantisti.

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