la storia
Salvatore Pisano, l'imprenditore napoletano che ha scalato ogni vetta
Da venditore porta a porta a guru dell'imprenditoria con il sogno del cinema. Salvatore Pisano, classe 1988, un'infanzia segnata da abusi e povertà, è l'imprenditore napoletano che, partendo da una condizione precaria e disagiata, ha saputo raggiungere le vette del business internazionale e adesso di sfondare nel mondo dorato del cinema e della televisione. Ho deciso di raggiungerlo per conoscerlo meglio e sapere qualcosa di più della sua filosofia di vita. (foto di Nicola Buono)
Salvatore, che bambino sei stato?
“Sono stato un bambino con un’ infanzia abbastanza breve poiché, da subito, ho dovuto abbandonare i giochi per dedicarmi a cose da grandi. Ho vissuto pochi attimi della serenità che può vivere un bambino normale, un qualsiasi bambino che trascorre il suo quotidiano nella spensieratezza”.
Perché?
“Da piccolo sono stato vessato da una delle mie baby sitter che, per anni, mi ha picchiato e terrorizzato. I miei genitori non ne sapevano nulla e lo hanno scoperto solo di recente. Inoltre, ho iniziato a lavorare molto presto, accantonando tutti i miei sogni di adolescente per aiutare economicamente la mia famiglia e costruirmi il mio futuro”.
Come hanno influito i drammi della tua infanzia sulla persona che sei diventato?
“I drammi vissuti nella mia infanzia hanno influito in maniera positiva, per certi versi; in maniera negativa, per altri. Ad esempio, le disgrazie della mia fanciullezza mi hanno reso una persona forte, autonoma, ambiziosa e con la consapevolezza che nulla può scalfirmi ma, allo stesso tempo, hanno sortito effetti negativi in quanto mi hanno inibito nella sfera sentimentale e, più in generale, nei rapporti interpersonali”.
Che ruolo hanno avuto i tuoi genitori nella tua vita?
“I miei genitori hanno avuto un ruolo fondamentale poiché, sin da subito, mi hanno fatto capire che dovevo darmi da fare. Quando avevo soli 9 anni, mio padre perse il lavoro ed io, in quel momento, sentii subito un forte senso di responsabilità che, in realtà, un bambino di quell‘età non dovrebbe avere. Per questo motivo, oggi, mi sento di fare sempre di più per non far rivivere mai quella stessa situazione a mio figlio; infatti, nonostante i miei tanti impegni in giro per il mondo, cerco di passare quanto più tempo possibile con lui, poiché una delle cose che mi ha più traumatizzato durante la mia infanzia sono stati i momenti di solitudine trascorsi in casa, con quella babysitter che, quando avevo solo 3 anni, sfogava su di me in modo molto violento le sue repressioni”.
Quando hai capito che dovevi rimboccarti le maniche e qual è stato il percorso che, poi, ti ha condotto a realizzare i tuoi obiettivi più grandi?
“Ho iniziato a lavorare già molto presto: all’età di 13 anni facevo il cameriere, ma il percorso che mi ha condotto a realizzare i miei obiettivi più grandi è iniziato a 19 anni, quando per puro caso ho incontrato il mondo della vendita diretta porta a porta”.
Da un’esistenza precaria alle vette dell’imprenditoria. Qual è il segreto del tuo successo?
“Avevo fame, avevo voglia di rivincita e voglia di riscatto. Se devo svelare il segreto che porta in vetta, questo è sicuramente fatto di costanza e grande perseveranza, peculiarità che mi hanno permesso di superare qualsiasi tipo di ostacolo. La differenza per arrivare in alto la fa chi non molla mai”.
Tre consigli utili per i giovanissimi che, prendendoti come modello, vogliono intraprendere la tua stessa strada?
“Il primo consiglio è quello di credere sempre in noi stessi perché nessuno lo farà mai al nostro posto. In secondo luogo, è fondamentale approcciare a qualsiasi tipo di attività sempre in modo propositivo, a prescindere dalle difficoltà che si possono incontrare durante il percorso. Infine, soprattutto all'inizio, bisogna comportarsi come una spugna ed assorbire sempre il meglio da chiunque si incontri sul proprio cammino”.
Da imprenditore ad aspirante attore e conduttore televisivo. C'è un attore a cui ti ispiri e perché?
“Sì, mi piacerebbe molto intraprendere la strada del cinema e della televisione. In particolare, mi ispiro a Leonardo Di Caprio che è il mio attore preferito. Mi rivedo in lui per le sue capacità di interpretazione del personaggio e per la sua versatilità in scena. Inoltre, il mio sogno più grande è sicuramente quello di affermarmi come conduttore televisivo e, perché no, magari partecipare ad un reality”.