mito erotico
La scena sexy nel cimitero, le ossa: Anna Falchi e quell'unico rimorso della carriera
Anna Falchi. Ovvero sensualità, simpatia, capacità di non prendersi sul serio e umiltà. La diva che ha rappresentato uno dei sogni erotici degli italiani a cavallo degli anni '90 e 2000 si racconta in una godibilissima intervista a Il Giornale e conferma la sua originalità e spontaneità.
Ad esempio, non si accoda alla corrente femminista che denuncia lo scandalo al primo apprezzamento maschile: "Mi pare una follia tirare in ballo il codice penale per un complimento di un uomo". E non nasconde che, se fosse nata qualche decennio prima, non le sarebbe dispiaciuto far parte della generazione della commedia sexy: "Tutte quelle attrici erano bravissime e mi sarebbe piaciuto far parte di quel gruppo". Così come ricorda con orgoglio il primo calendario pubblicato con Max: "All'epoca non c'era Photoshop e dovevamo svegliarci all'alba per trovare la luce giusta". E lo spogliarello per i tifosi della Lazio: "Per la mia sqadra questo e altro".
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Al culmine di una carriera priva di rimorsi o rimpianti, però, c'è un solo episodio che Anna Falchi vorrebbe non aver vissuto: le scene di sesso del film "Dellamorte Dellamore": "Ci siamo io e Rupert che facciamo sesso su una tomba. Durante le registrazioni dovevamo scavare attorno alle lapidi e dalla terra affiorarono vere ossa di defunti. Fu terribile".