Anief al fianco della scuola
«La scuola italiana è precaria: nasce da qui l’impellente esigenza di far attuare delle azioni concrete al legislatore, in modo da rilanciare la scuola e superare la sua precarietà». Ne è convinto Marcello Pacifico, il Presidente di ANIEF, l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, l’organizzazione sindacale che, da anni, si batte con fermezza e determinazione affinché vengano tutelati i diritti di chi lavora nella scuola. L’occasione ci consente di svolgere con il Presidente di ANIEF alcune riflessioni sul difficile momento che sta attraversando il mondo scolastico italiano.
L’IMPEGNO DI ANIEF. Siamo alla vigilia della riapertura delle scuole, ma sembra che l’anno scolastico non inizi sotto i migliori auspici: «Ed è una vera tragedia – sottolinea il Presidente Pacifico – perché il Governo pensa erroneamente che con la scuola si possa risparmiare. La scuola, invece, rappresenta un elemento di traino per la ripresa post-Covid, una realtà che andrebbe valorizzata invece che svilita. Dai contenuti del decreto Aiuti-bis, la scuola ne esce mortificata. Una realtà che, invece, avrebbe bisogno di aiuti concreti, progettualità, idee. E servono anche risorse economiche: abbiamo quantificato che, per coprire le priorità, a partire dall’adeguamento degli stipendi, occorrono almeno 30 miliardi».
UN MANIFESTO SULLA SCUOLA. Questo e molto altro è scaturito dal dibattito politico organizzato per un confronto sul “manifesto sulla scuola”, realizzato dallo stesso sindacato nei giorni scorsi, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, che definiranno il prossimo Parlamento e le forze che guideranno la XIX legislatura: «Si è trattato del primo evento nazionale organizzato da ANIEF sul manifesto sulla scuola e prodotto dallo stesso sindacato, al fine di approfondire programmi e obiettivi che la politica ha intenzione di attuare per la scuola, superando le troppe strutture fatiscenti sul territorio, ma anche nel tentativo di migliorare la didattica, l’offerta agli studenti e per salvaguardare i diritti del personale scolastico, attraverso il superamento della carenza di organici insufficienti e del precariato cronico. Per non parlare delle nomine dei supplenti in ritardo e degli stipendi inadeguati riservati alla categoria più bistrattata della pubblica amministrazione italiana».
LE PROBLEMATICHE ESISTENTI. Ma sono davvero numerose, secondo ANIEF, le problematiche esistenti: «Abbiamo un alunno su dieci con sostegno; un docente su cinque precario; un Ata su due supplente – continua il Presidente Pacifico – e dobbiamo operare anche per loro, per non far venire meno i loro diritti». E poi la parola d’ordine è quella di superare la precarietà. A partire dal doppio canale di reclutamento del personale: «È emblematico che da oltre due anni si attendono invano i corsi di abilitazione. L’Europa, intanto, ha stanziato dei fondi straordinari anche per superare la precarietà: abbiamo un concorso Straordinario bis con pochissimi posti rispetto a quelli che andavano banditi, così il 90% dei candidati rimangono esclusi». Pacifico sottolinea, infine, che «anche la libertà d’insegnamento è stata svilita con il Covid e non si è dato seguito alla lotta contro le diseguaglianze. Sosteniamo la necessità di stipulare il prima possibile il contratto, per cominciare ad allineare gli stipendi dei lavoratori della scuola alla media europea».