Ales, gli esperti della digitalizzazione nel settore dei concorsi pubblici
Concorsi pubblici. Due termini capaci di suscitare in coloro che si apprestano a candidarsi ai bandi di comuni e ministeri, un sistema poco efficiente e molto spesso confusionario. I concorsi mettono poi sotto i riflettori in modo particolare gli enti pubblici, perché qualsiasi errore può diventare un reclamo, un ricorso. Fondamentale, quindi, che entrambe le parti possano contare su un sistema in grado di gestire adeguatamente le procedure, di seguire dall’inizio alla fine le candidature e i risultati che spetta all’ente recepire ed emettere. Da sempre leader in questo campo è Ales Informatica, società fondata nel 1998 da Antonio Puddu, padre dell’attuale Amministratore Unico Mauro Puddu e del consulente Paolo Puddu. Sarda per nascita, Ales muove i suoi primi passi assistendo nell’organizzazione delle prove alcune realtà operanti nel pubblico - all’inizio una o due all’anno - fino ad arrivare a varcare ogni confine regionale alle porte del 2013 e la quota di un milione di fatturato all’alba del 2022.
Oggi i suoi clienti sono ministeri come quello della Giustizia e comuni fra cui Torino, Fiumicino e Busto Arsizio, solo per citarne alcuni. Ales si muove su un mercato molto specifico: al massimo quattro in Italia i player del suo livello con cui si confronta. Fra questi si attesta però come prima ad aver percorso la strada della digitalizzazione delle procedure concorsuali, studiandola appositamente per essere di facile utilizzo anche per candidati con bassa scolarizzazione e poca praticità nell’utilizzo dei computer. Questo per dire che la transizione digitale degli enti è volta a consentire una partecipazione al concorso in modalità remota anche da parte di chi apparentemente non disporrebbe di conoscenze tecnologiche e informatiche approfondite sufficienti per effettuare la prova in tranquillità. L’innovazione non è un ostacolo.
Da fine 2020 Ales ha lavorato a un’implementazione dei suoi sistemi, investendo sulla formazione del personale, consentendo a enti e comuni di garantire ai loro candidati un’accessibilità informatica semplificata e assicurando trasparenza delle prove, indispensabile in casi di concorsi in modalità remota. Lo svolgimento delle prove pubbliche, spiega Mauro Puddu, era stato bloccato con l’avvento della pandemia, per poi essere concesso tramite apposite restrizioni successivamente.
Da qui l’urgenza di poter garantire uno svolgimento in piena sicurezza non solo secondo le normative igienico sanitarie, ma anche in direzione di una completa trasparenza, affidabilità e validità telematica. Nata dunque in seno all’emergenza, la transizione digitale anche qui non ha tardato a rivelare la sua utilità, fino a imporsi, con il decreto Milleproroghe, fino a fine 2022. In Ales sanno bene, però, che questa rivoluzione non ha scadenza, è la via del futuro: perché permette di organizzare ed effettuare le prove in tempi rapidi - sgravando l’ente da numerose incombenze - senza il bisogno di rinvenire una sede e provvedere alle operazioni igieniche previste, e perché consente di aprire le porte a un ampio bacino di candidati per prova - dai 500 ai 1000 per turno. Vantaggi che in Ales sono il risultato di una naturale evoluzione aziendale, che la vede da sempre al servizio degli organismi pubblici per efficientare e rendere trasparente ed accessibile la partecipazione dei candidati ai concorsi.
GESTIONE DEI CONCORSI
Dalla presenza al remoto, come da dna
Già prima del 2000 Ales era considerata un punto di riferimento per la gestione dei concorsi pubblici in presenza. A traghettare l’azienda dalla Sardegna verso tutto il territorio italiano è il Dott. Mauro Puddu, che prende le redini aziendali nel 2013 al posto del padre. Oggi la società si pone come punto di riferimento per l’organizzazione dei concorsi dall’inizio alla fine, dalla predisposizione del bando, all’espletamento delle prove preselettive e scritte fino alla gestione prove orali e consegna della graduatoria definitiva. E da precorritrice qual è in direzione di una digitalizzazione del settore, è tra le prime ad investire in tecnologie e personale preparato all’innovazione.
INVESTIMENTI SULLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
Alla base di un sistema vantaggioso
La transizione digitale in un settore come quello dei concorsi pubblici consente ad Ales di gestire più prove in contemporanea durante lo stesso arco della giornata, consentendo agli enti di stabilire in autonomia le date in cui organizzare le prove. Questa rivoluzione ha richiesto un ampliamento nel numero delle risorse umane interne, al fine di predisporre un controllo da parte di un operatore ogni dieci candidati, col risultato di mantenere comunque elevato il numero di persone che possono sostenere il concorso in un unico turno. Questo ha comportato l’investimento sulla formazione degli operatori circa le modalità di controllo online, diverse da quelle in presenza.
I NUMERI
Dal team al fatturato, crescita ed eccellenza
Il team Ales si compone di consulenti esperti e programmatori in grado di ascoltare le esigenze di grandi enti o piccoli comuni e sviluppare per ognuno la migliore soluzione digitale, sempre in linea con la normativa più recente. La realizzazione del software, in un settore come quello dei concorsi pubblici, ha infatti alla base un costante aggiornamento sulle regole in vigore, ambito su cui viene formato anche il personale addetto al controllo dei candidati, parte essenziale del team sempre più in crescita di Ales. Eccellenza assicurata, testimoni anche i numeri, con un fatturato cresciuto da 150.000 annui nel 2018 a oltre un milione nel 2021.
LA PROVA
Uno svolgimento trasparente, affidabile e soprattutto sicuro
Per consentire uno svolgimento ottimale del concorso in modalità telematica il sistema sviluppato da Ales prevede che il candidato, una volta avviata la piattaforma, sia impossibilitato a effettuare sul suo dispositivo qualsiasi azione che non sia la sola compilazione del quiz. Prima dell’inizio della prova, il personale addetto provvederà all’identificazione del candidato, cui sarà chiesto di inquadrare tutta l’area della stanza, per poi posizionare lo smartphone alla proprie spalle, secondo un’angolatura che consenta di tenere sotto controllo lo schermo e la porta di ingresso della stanza durante lo svolgimento del test.
Per un concorso sicuro al 100%.
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