caso social
L'incredibile necrologio dello scrittore per la madre morta. "Un'ebrea sovrappeso..." scoppia il caso social
Quando il necrologio fa sorridere, indignare, e diventa virale. Qualche giorno ha lasciato questa valle di lacrime a 84 anni di età una donna di nome Renay Mandel Corren, originaria di Fayetteville, città della Carolina del Nord, negli Stati Uniti. Come riassumere in poche parole da pubblicare in un quotidiano un'intera vita? Impossibile, e infatti spesso si cade in frasi fatte e stereotipi delle comunicazioni che nel mondo anglosassone vengono chiamate obituaries.
Diverso il discorso se il figlio della defunta ha un lavoro che ha a che fare con le parole. È il caso di Andy Corren, scrittore e manager che dopo la morte della madre ha pubblicato sul The Fayetteville Observer un necrologio a dir poco dissacrante che ha lasciato spiazzati i lettori e chi conosceva la donna. Ad accorgersi dello strano obituary è stata una scrittrice di storie criminali, che evidentemente passa in rassegna necrologi e pagine di cronaca nera dei quotidiani locali, Sarah Weinman, che lo ha rilanciato su Twitter facendo diventare il piccolo articolo virale.
Ma cosa ha scritto il figlio della defunta? Ecco qui il necrologio uscito sul giornale: "Una ebrea redneck (termine usato negli Usa per definire persone delle classi sociali più basse, ndr) di taglia forte è morta a El Paso sabato scorso - si legge nel necrologio in cui non si riesce a distinguere tra ironia "nera" e astio non troppo latente - C'è molto lutto nei tanti locali alla moda dove lei è andata in bancarotta: a McKeesport, luogo dove è nata e dove si è innamorata per la prima volta di prosciutto e ateismo; a Fayetteville e Kill Devil Hills, dove sono stati sepolti i suoi sogni, il tasso di solvibilità e il suo matrimonio".
Leggi anche: Amanti focosi devastano il bagno del ristorante, arriva la polizia e scatta l'arresto (ma solo per lei)
Sui sociale gli utenti sono divisi, c'è chi vede solo odio e risentimento nelle parole del figlio per la madre e chi invece si augura per la sua fine di ricevere un necrologio ironico e dissacrante come quello per la povera Renay.