Musica, ecco "Volare" il nuovo disco di Coez: è già il tuo disco preferito
"Volare è inteso come staccarsi da terra ma non solo, vuoi vincere una guerra ma non solo - confessa Coez. Volare è guardare su e non giù da un terrazzo, è pretendere di più, e che ca**o. È non tornare a casa dopo un concerto, non conta se ho sofferto, guarda come mi diverto. Volare è un cielo aperto, a chi mi chiede i soldi fanno la felicità, e certo. Noi dormivamo su un letto che era un divano, lo stesso ci volavo, e scivolava la mia mano piano dentro i tuoi jeans, baby, ti chiederà chi sono solo perché è un po’ che non mi vedi. Volare è fare un tiro e guardare l’immenso, sentirsi solo un puntino nell’universo, capire che c’è un prezzo da pagare ma volare è la paura di cadere e il gusto di saltare. È ogni fratello che è volato in cielo presto, se non decolla meglio dircelo presto. Volare è un fan che mi chiede un cinque senza foto, volare è nonostante il vuoto. È non seguire lo spartito, scolare qualche litro, let it go, let it be come i Beatles. A chi da sempre mi ha seguito, l’ha già capito, Volare è già il tuo disco preferito”.
COEZ si conferma essere il cantautore di nuova generazione per eccellenza, con 12 anni di carriera alle spalle, ma che ancora oggi spicca per il suo non uniformarsi, non ripetersi, riuscire a stupire. Il suo stile e la sua scrittura sono sempre attuali, riuscendo a trovare uno spazio unico nel panorama musicale italiano, in cui le sue frasi vengono riascoltate, ripetute, riprese dai social in modo costante, con post che in breve tempo diventano virali. La ripetizione di claim “alla Andy Warhol”, la semplicità e l’onestà spiazzante nel descrivere la realtà quotidiana, sono diventati il marchio di fabbrica di un cantautore che riesce con i suoi testi a parlare a tutti e a raccontare storie universali.