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Basta attacchi hacker e via all'innovazione digitale: sviluppo e competitività con l'Agenzia di Cybersicurezza Nazionale

Federica Pascale
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Promuovere la cultura della sicurezza cibernetica, far fronte ad incidenti di sicurezza informatica e soprattutto prevenire attacchi informatici alle infrastrutture del Paese. Questi alcuni dei temi trattati al convegno di ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori - presso la Sala Zuccari del Senato. Tre panel per approfondire il tema della cybersecurity con la partecipazione di esponenti d’alto profilo del mondo istituzionale, imprenditoriale e accademico. "Questa iniziativa nasce con la volontà di mettere al centro la cybersicurezza. Come Angi lavoriamo per creare un dialogo con il mondo delle imprese, per dare un contributo sui principali temi” – ha dichiarato nel corso dell’evento il presidente di ANGI, Gabriele Ferrieri – “La cybersicurezza ha un focus importante al giorno d’oggi, vedasi gli attacchi hacker subiti dalla stessa Regione Lazio. I dati evidenziano come l’Italia sia il quarto Paese più colpito da minacce informatiche, preceduto solo da Usa, Germania e Colombia".

 

 

Fare di Roma la capitale della sicurezza cibernetica è una delle ambizioni dell’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale, presieduta dal prof. Roberto Baldoni. “Dobbiamo costruire tecnologie nazionali ed europee che permettano di sopravvivere in questa complessità” – suggerisce Baldoni – “l’Agenzia tra le sue competenze ha quella di diventare centro nazionale di competenza.” Sovranità digitale per essere indipendenti, dunque, ma non solo. Baldoni evidenzia anche l’importanza di invertire due paradigmi: quello delle donne che non trovano spazio nel settore della cybersicurezza e quello dei giovani che scappano all’estero, dove esprimono le proprie capacità al servizio dei nostri “competitor”. Necessario rendersi conto che entrambi rappresentano un asset strategico per il Paese, sul quale investire.  Condivide questa linea anche il dott. Carlo Prosperi del Comitato Scientifico ANGI: “È necessario e urgente garantire la tutela del nostro ecosistema digitale, istituendo un meccanismo consultivo con le startup innovative nel contesto dell’Agenzia, e migliorare il tasso di consapevolezza sulla presenza nel digitale investendo in giovani e formazione. La costituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza è una opportunità per tutte le imprese, per costruire un percorso in cui lo Stato, protagonista, possa aiutare le aziende a crescere. Chiediamo di aumentare inoltre gli investimenti nelle scuole e nelle università sulla cybersicurezza”. 

 

 

Presente all’evento anche il Presidente del COPASIR, il Sen. Adolfo Urso. “La definizione dell'architettura nazionale e l'istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale costituiscono sicuramente un primo ma fondamentale passo verso la protezione degli interessi nazionali nella dimensione cibernetica”. Il Senatore, durante il suo intervento, ha sottolineato l’urgenza di implementare, oltre all’agenzia cibernetica, anche il cloud nazionale e la banda larga, affinché l’Italia sia protagonista e non diventi mera importatrice di tecnologia straniera. La transizione digitale, auspicata sia da Urso che da Baldoni, così come quelle ecologica, deve essere oggetto di investimento pubblicato e privato, secondo quanto sostiene l’on. Federico Mollicone dell’Intergruppo Innovazione: “La Cybersicurezza è un tema centrale per il quale il PNRR stanzia 620 milioni che potranno essere investiti per la formazione del personale e il potenziamento delle strutture. Il piano di digitalizzazione è quanto mai prioritario al fine di garantire al Sistema Paese efficienza e sicurezza tali da poter vincere le sfide che la la società 4.0 ci impone”.

 

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