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V Municipio, Daniele Rinaldi (centrodestra): "Sociale e turismo, così rinasceranno i quartieri"

Valentina Conti
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Daniele Rinaldi, lei si candida a diventare il minisindaco del V Municipio, in corsa per il centrodestra, puntando a creare un patto per il coinvolgimento delle varie associazioni del territorio. Di cosa si tratta?
«Di creare una rete tra associazioni e l’istituzione municipale inserita in due contesti: sicurezza partecipata e anagrafica delle fragilità. In riferimento a questo secondo aspetto perché spesso il Municipio non ha una visione reale delle esigenze dei cittadini sul sociale. Conosce solo chi si rivolge all’istituzione. E invece ci sono partner attivi che danno risposte a diverse situazioni».

Quindi?
«Mettere a sistema parrocchie, associazioni, servizi sociali, servizi svolti dalla Asl, rilanciando pure le Consulte Municipali per capire le necessità e dove intervenire».

Un altro punto forte del suo programma elettorale?
«La valorizzazione del patrimonio archeologico: siamo il secondo Municipio dopo il I in questo ambito. Possiamo creare percorsi turistici accattivanti sfruttando sistemi moderni, come una App che possa incrementare i frequentatori del Municipio, che per alcuni quartieri è semi-centrale, andando dal Pigneto a La Rustica sotto al Raccordo. L’idea che deve passare è che Roma non è solo il centro storico. Poi ci sono progetti di parchi già finanziati, ma non ancora attuati, come quello della Serenissima».

In che modo?
«Rendendo più incisiva l’azione del Municipio».

Ha qualche progetto particolare in mente per il Municipio V?
«Per la verità sì, ho un progetto ‘nel cassetto’ che vorrei venisse realizzato se divenissi presidente: la Casa dei papà. Poter dare la possibilità ai papà separati di avere un luogo a disposizione dove riorganizzare temporaneamente la loro vita dopo la separazione e stare con i propri figli».

Perché votarla al ballottaggio?
«Perché il centrodestra rappresenta il vero cambiamento per la nostra città, e non ha mai governato questo territorio, a differenza del mio avversario».

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