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Covid 19, informazione e pianificazione strategica per ripartire dopo la pandemia

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La situazione pandemica innescatasi nel 2020 ha avuto una portata mondiale modificando molti aspetti del vivere quotidiano, soprattutto nel modo di fare impresa. Ad oggi, non sappiamo per quanto questo stato di cose sarà destinato a protrarsi ma ciò che è certo è che essa, esattamente come dopo un periodo post bellico, ha generato una crisi senza precedenti, sia a livello sociale, culturale ma, soprattutto, a livello economico cui bisognerà porre rimedio.

È tempo dunque di guardare al presente ma con uno sguardo al futuro con un fine, un obiettivo condiviso. Quando sarà il momento, tutti dovremo fare la nostra parte per ricostruire una normalità che certamente non sarà più la stessa. Ripartire sarà la parola d’ordine.

Si, ma come? A sostenerlo è Thomas Perciballi, della Consul 7 di Roma, azienda romana con interessi su tutto il territorio nazionale, che ha svolto un’analisi sull’argomento su un campione di aziende della Capitale dal quale si evince, sostanzialmente, che le modalità su cui far leva dovrebbero essere quelle concernenti l’informazione e la pianificazione strategica dell’attività d’impresa.

“Il primo elemento da porre al centro di una ripartenza generalizzata sarà, dunque, l'informazione, ossia l’acquisizione di elementi informativi strategici nei tempi e nei modi più efficaci, che permettano all’imprenditore di porre in essere ogni azione opportuna ai fini della gestione aziendale”, sostiene Perciballi. Tale processo dovrebbe essere realizzato mediante l’affiancamento da una società di consulenza ben strutturata che lo segua in tutti i passaggi fiscali, amministrativi. “La capacità di ricevere l'informazione, dovrà poi essere accompagnata da una nuova cultura d'impresa che dovrà partire dall'imprenditore stesso, ossia dal vertice ed a cascata sui ruoli intermedi”, prosegue Perciballi. 

Tale nuova cultura aziendale, non potrà prescindere dall’attività dell’imprenditore stesso attraverso l’acquisizione di nuove forme di gestione da trasferire anche al personale dipendente ed accompagnata da una riorganizzazione della struttura aziendale per la definizione dei ruoli e dei compiti. “Infine ma non da ultima, sarà importantissimo puntare sulla pianificazione che modifichi vision ed obiettivi. Attraverso adeguate informazioni e processi di formazione e riorganizzazione, da monitorare con cadenze precise, occorrerà procedere sulla strada di un processo di pianificazione da elaborare sempre mediante l’affiancamento all’imprenditore di professionisti ben strutturati e specializzati. Ciò, anche attraverso l’implementazione di un sistema di controllo e di verifica interno dei risultati che non possono e non debbono essere solo economici”, conclude. 

Secondo l’analisi di Consul 7, tali obiettivi potranno essere perseguiti attraverso l’adozione di strumenti ed azioni, economiche e non, quali: i bonus pubblicità 2021- 2022, il Piano di transizione 4.0 previsto dal Ddl di bilancio 2021 che comprende un credito di imposta per investimenti in beni strumentali, ricerca & sviluppo, formazione 4.0 ed, infine, la Formazione finanziata attraverso Fondi interprofessionali.

 

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