Un uomo che è l'opposto del suo cognome
Speranza minaccia: anche col vaccino lockdown nelle Regioni per mesi
Non è la prima volta che guardando o ascoltando parlare il ministro della Salute ci si chiede come fa ad avere quel cognome. Perché Roberto Speranza è l'immagine vivente dell'esatto opposto: la disperazione. Così anche nel giorno che per tutto il suo governo dovrebbe essere di festa, tanto da avere montato il solito set da spot pubblicitario per il V-day, il giorno del vaccino, Speranza fa precipitare tutti nello sconforto. E in un'intervista a Repubblica il ministro della Salute fa svegliare gli italiani con un nuovo incubo: finita la prigione in cui lui ha rinchiuso tutti durante le feste di Natale, e nonostante la retorica sul vaccino, nessuna illusione possibile. Il 7 gennaio ci si sveglia tutti ancora in prigione, non sarà giorno della liberazione dalle catene. E per mesi, minaccia Speranza, ci propineranno ancora lockdown sia pure a dosi: un po' di più alle Regioni governate dai suoi avversari politici, un po' meno a quelle governate dagli amici. Zone rosse zone arancioni e zone gialle ancora per mesi, con vittime predestinate bar e ristoranti che rischiano di non vedere più la luce oltre a non vedere il becco di un quattrino. "Hanno funzionato benissimo", gongola Speranza con il suo sguardo disperato che getta sempre nella disperazione. E infatti hanno funzionato talmente bene che da giorni grazie a quel successo siamo tutti in cella di rigore. Pensa te che sarebbe accaduto non avessero funzionato...