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Coronavirus, il braccialetto elettronico mantiene la distanza

Pietro De Leo
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Il dramma del Covid si sta dimostrando totalizzante, sconvolgendo, oltre all’economia, anche la strutturazione dei procedimenti produttivi e lavorativi. In questo momento, per quanto la chiusura delle attività appaia (a molti esponenti della comunità scientifica e del mondo politico che fanno il tifo per il lockdown totale) la misura più immediata per garantire il distanziamento sociale, in realtà l’innovazione tecnologica può fornire a questo proposito delle prospettive interessanti. E’ il caso, ad esempio, di Dist-i, un braccialetto hi-tech calibrato sulla distanza di prevenzione, si illumina e suona nel caso in cui segnalasse il superamento del limite.

Si tratta di un prodotto elaborato da un pool di ingegneri italiani esperti di meccanica di precisione, all’interno di una start up tutta italiana. Uno strumento che, al di là del rispetto del distanziamento, può fungere anche da strumento utile al tracciamento, ricostruendo la catena di contatti sul posto di lavoro in caso di contagio di chi lo indossa, tuttavia senza tracciare la posizione Gps. Uno strumento di tutela che aiuta a prevenire i focolai sul luogo di lavoro, come noto particolarmente difficili da scongiurare.

La tecnologia, in questo momento, può svolgere un importante ruolo agevolando l’organizzazione del lavoro all’interno delle imprese, che oggi sono chiamate a spese ingenti e rivoluzione degli ambienti interni per garantire la sicurezza sanitaria al personale. 

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