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La Francia vuole acquistare il manoscritto originale delle «120 giornate di Sodoma», del Marchese De Sade (pseudonimo di Donatien Alphonse Francois De Sade, 1740-1814), il più perverso romanzo della letteratura del XVIII secolo.

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Ilprezzo di vendita ipotizzato dai collezionisti privati che lo detengono in Svizzera, da dove non può uscire, è stimato intorno ai 4 o 5 milioni di euro e Bruno Racine, direttore della Biblioteca Nazionale di Francia, vorrebbe concludere l'operazione entro la fine dell'anno, in modo da poter esporre l'originale delle «120 giornate di Sodoma» in una grande mostra, insieme ad altri lavori di De Sade presenti nella collezione pubblica parigina, nel corso del 2014, bicentenario della morte del marchese che ha descritto orge, atti di abusi sessuali, stupri, omicidi e bestialità di ogni genere, tanto che lo stesso autore parlò del «racconto più impuro che sia mai stato scritto al mondo». Racine, che pure non esita a definire l'opera «depravata», è determinato: «Mia madre aveva un desiderio molto forte, che un giorno il manoscritto sarebbe stato dato alla Biblioteca Nazionale; oggi quello è il mio stesso desiderio. Si tratta di un importante documento storico, un pezzo di storia francese».

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