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di Dina D'Isa Incoronato domenica notte all'hotel Beverly Hills di Los Angeles migliore star drammatico dell'anno ai Golden Globes, George Clooney si rivela come un l'autentico fenomeno degli ultimi anni: regista, attore, produttore, divo sex

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MaGeorge ha sempre ignorato tutti e si è presentato sul red carpet accompagnato dalla bellissima ex wrestler Stacey Kiebler, tutta di rosso vestita. Stavolta l'ambita statuetta è arrivata per la sua interpretazione in «The Descendants» del premio Oscar Alexander Payne, che racconta le vicende di una famiglia americana: quando la moglie entra in coma dopo un incidente in barca, il marito (Clooney) padre di due figlie, la matura Scottie di 10 anni (Amara Miller) e la ribelle Alexandra di 17 anni (Shailene Woodley), dovrà ricominciare da capo. E insieme con le ragazze intraprenderà un viaggio avventuroso alla ricerca dell'amante della moglie, per ricostruire la sua esistenza. Mentre calcava il red carpet americano, Clooney ha poi rivelato il suo trucco per apparire al meglio durante le serate mondane: non c'è niente di meglio che farsi un goccetto e «io lo faccio. Ho presentato "Moneyball" con Brad Pitt, ed ero parecchio su di giri», ha commentato ridendo l'attore, confermando le indiscrezioni sulla nuova azienda di tequila della quale è proprietario. E come se non bastasse, George non perde il suo generoso fascino maschile che lo vede in primo piano perché, proprio ora, vuole aiutare Lindsay Lohan. Secondo Clooney, l'ex bambina prodigio della Disney sarebbe un'attrice dal talento naturale e straordinario, ma dimenticata dalle major e George vorrebbe aiutarla a "risorgere". Qualche giorno prima dei Golden Globes ha anche dichiarato che «se dovessi sceglie quale personalità politica interpretare, sceglierei Angela Merkel. Ho sempre desiderato essere una piccola donna tedesca». Anche Brad Pitt era in corsa per aggiudicarsi il premio di miglior attore per il suo ruolo in «Moneyball»: «Brad e io stavamo discutendo delle categorie, quando ho realizzato di essere l'attore più anziano in lizza. Non era mai successo prima». Ma nonostante tutto, il divo 50enne è salito sul palco appoggiandosi ad un bastone, imitando l'amico Brad, claudicante per un recente incidente. Clooney ha preso in giro (bonariamente) persino Michael Fassbender per il suo recente ruolo di sex addict in «Shame»: «Vorrei ringraziare Fassbender per aver rappresentato in scena la nudità responsabile. Michael, puoi giocare a golf in questo modo, con le mani dietro alla schiena. Fallo ragazzo». Questa volta il padrone di casa è stato il comico Ricky Gervais che ha presentato i premiati, a cominciare da «The Artist», pellicola muta in bianco e nero di Michel Hazanaviciuz con Jean Dujardin e Bérénice Bejo e la cagnolina Huggie: «The Artist», già premiato al Festival di Cannes, ha sbancato vincendo il Golden Globe come miglior commedia, migliore colonna sonora originale e migliore attore (a Dujardin) in una commedia musicale. Regina tra le donne è stata Michelle Williams, vedova di Heath Ledger (e da molti ricordata come Jen di «Dawson's Creek»), per la sua interpretazione in «My week with Marylin», biopic sulla Monroe. Fra gli altri vincitori, l'iraniano Asghar Farhadi per «Una separazione» (miglior film straniero), Martin Scorsese (migliore regia) per «Hugo Cabret», e Meryl Streep migliore attrice in «The Iron Lady». Davvero difficile pronosticare fino a qualche mese fa i nomi di Jean Dujardin, miglior protagonista nella categoria musical e commedia, e di Christopher Plummer, migliore non protagonista, tra i premiati ai Golden Globes: due interpreti maschili che, a differenza di Clooney, vincitore nella categoria drammatica, non sono mai stati sotto l'occhio dei riflettori prima di questa notte. C'è intanto un altro progetto prestigioso che attende George: la star sarà regista e protagonista di «The Monuments Men», adattamento dell'omonimo libro di Robert Edsel. Si racconta di un gruppo di storici dell'arte e responsabili di museo (i monuments men), i quali, durante la seconda guerra mondiale, rischiavano la vita in giro per l'Europa, a caccia dei tesori trafugati dai nazisti che rischiavano di essere distrutti. Come ha spiegato il divo, ci sarà un cast prestigioso ed è «anche una grande storia d'amore», prodotta da Clooney con il suo socio Grant Heslov. Unico riferimento all'italia lo ha fatto Madonna (premiata per «Masterpiece», la migliore canzone originale) che ha ricordato quanto i film di Fellini l'abbiano ispirata profondamente. Per la tv, olte alla Winslet incoronata per «Mildred Pierce» (trasmessa su Sky Cinema a ottobre), premiato anche Peter Dinklage per «Il trono di spade», fatasy che tornerà su Sky a maggio. Satuette anche a Jessica Lange per «American Horror Story» (su Fox, canale 111 di Sky ogni martedì alle 22.45) e Idris Elba, migliore attore in «Luther» , la cui seconda stagione si è appena conclusda su Sky (FoxCrime canale 117).

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