Michele De Feudis Le inquietudini dell'anima si possono curare con il farmaco della riscoperta della filosofia classica: Marcello Veneziani - che intraprese la carriera di giornalista giovanissimo nella redazione barese de "Il Tempo" - ha imm
135,euro 18,50) raccoglie suggestioni arcaiche e meditazioni profonde per "riflettere la bellezza del mondo nella luce dei pensieri". Il saggio rappresenta una astrazione consapevole dell'autore dalla quotidianità e dai suoi riti, abbandonando l'effimero e affermando la consapevolezza del proprio destino come strada maestra attraverso la quale restituire solennità alla propria esistenza. «Mi avvicino a te, Seneca, animato dalla passione di vivere la filosofia e non solo di conoscerla»: la speculazione teoretica consente così di superare ostacoli che sembrano insuperabili, squarciando il velo dell'apparenza. Veneziani si domanda: «perché chi parla di felicità ha gli occhi tristi?». E cerca una risposta andando oltre la superficie di spensieratezza che compare nelle cene di Trimalcione, celebrazioni ostentate fino al cattivo gusto che vanno in onda senza interruzioni dall'antica Roma ai party immortalati negli scatti "Cafonal" di Umberto Pizzi. L'alternativa è la riscoperta della sobrietà: "Dev'essere schiavo di un piacere malato e sofferente - postula lo scrittore pugliese - chi si affanna a cogliere la felicità e a incoronarla regina della vita sua. Magari fossero epicurei i cercatori di felicità; sono gaudenti ma infelici, famelici di gioia ma disperati. La felicità sparisce appena è desiderata, arriva inattesa, è ospite volatile e latitante. Gioie e dolori dolgono entrambi, ma in tempi diversi; prima o poi si sconta la felicità. Gli autunni e gli inverni vengono per farci pagare le primavere e le estati». L'opera si chiude con una raffinata dedica dell'autore al padre scomparso, che visse la sua missione di educatore sempre accompagnato da una edizione delle "Lettere a Lucilio" del filosofo di Cordova. «Ho ritrovato nelle sue pagine sparsi foglietti paterni - spiega Veneziani - con scrittura tremante, estremi tentativi di resistere alla notte. Citazioni estrapolate, esercizi fisici e mentali per non perdere la vita, la vista e la memoria e restare in sé...»