di Nicola Bultrini A pochi chilometri da Roma, nell'alta valle dell'Aniene, sorge Subiaco, il pittoresco borgo medievale da secoli centro di interesse religioso e artistico, che ha avuto un ruolo sempre protagonista nella storia.
Attornoalle vicende dell'Abbazia benedettina (risalente all'inizio del VI secolo) si intrecciano le storie di papi, nobili e potenti famiglie. Eretta in commenda da Papa Callisto III, l'Abbazia nel 1467 passò a Rodrigo Borgia, futuro Papa Alessandro VI e poi ai Colonna, ai Borghese e ai Barberini. Nel 1867 la città fu testimone della campagna per la liberazione di Roma, voluta da Giuseppe Garibaldi. Ma icona centrale di ogni vicenda è senz'altro la magnifica Rocca Abbaziale, che vanta una storia quasi millenaria e che è stata dimora di abati, principi e papi. La Rocca domina il borgo medievale e l'intera vallata; venne infatti costruita nel 1070, proprio a sovrastare l'abitato medievale di Subiaco, nella parte meglio difendibile e al sicuro dalle piene del fiume Aniene. La fortificazione divenne in breve centro amministrativo e di controllo di numerosi altri fortilizi dell'area. L'edificio fu poi ampliato dai Borgia e in seguito da Giovannangelo Braschi, futuro Papa Pio VI, che avviò un radicale processo di trasformazione dell'antica fortezza in forme residenziali. I vari nuclei del castello furono quindi accorpati, per divenire un sontuoso palazzo, i cui interni furono affrescati dal noto artista romano Liborio Coccetti. La storia vuole che in una delle stanze più belle nacque, il 18 aprile 1480, Lucrezia Borgia, una delle figure più affascinanti del rinascimento. Perfetta nobildonna e castellana, grazie alla sua bellezza e alla sua intelligenza, si conquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica. Ma Lucrezia fu anche un'attiva mecenate accogliendo nelle sue corti numerosi poeti e artisti. Subiaco vanta un altro prestigioso primato: la stampa del primo libro a caratteri mobili in Italia, realizzata nel 1464, dagli allievi di Gutenberg, Arnold Pannartz e Konrad Sweynheim, presso il monastero benedettino. Non è un caso quindi che il 3 dicembre scorso, proprio in alcuni ambienti della Rocca, sia stato inaugurato il Museo delle Attività Cartarie e della Stampa; uno spazio museale arricchito di installazioni multimediali, ricostruzioni d'epoca ed il percorso della stampa attraverso i secoli. Recente oggetto di importanti lavori di restauro, la Rocca Abbaziale è tornata al centro delle politiche culturali e turistiche del territorio, nell'ottica di diventare polo d'attrazione culturale nella vita della valle dell'Aniene. Dalla prossima primavera quindi, l'amministrazione comunale d'intesa con l'Abbazia Territoriale (che è ancora proprietaria dell'immobile), proporrà una serie di eventi e manifestazioni. Reading di poesia, lezioni di giornalismo, performances artistiche ed eventi musicali e teatrali, torneranno ad animare gli ambienti storici, confermando alla Rocca e al borgo di Subiaco, il ruolo di indiscusso prestigio, che la storia gli ha sempre riconosciuto.