Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

di Stefania Monaco Siete romani? Per il fine anno non avete inviti o obblighi familiari? Ecco una serie di cenoni di lusso e non dove passare San Silvestro, a pochi chilometri da casa ma vicini al paradiso.

default_image

  • a
  • a
  • a

Persentirvi in vacanza i ristoranti dei grandi alberghi sono il luogo ideale e Pipero al Rex vi farà da cicerone del gusto un percorso il suo menù (250 euro escluso vini), dove si alternano sapori come tartufo bianco, caviale asetra e puntarelle romane; una cena destinata a 20 persone. Siete da Pergola? Come darvi torto! Heinz Beck ogni anno con la sua squadra è pronto a stupire con un menu (1.200 euro) da gran galà tra i piatti di quest'anno: piccione con scorzanera, composizione di pesce su mattone di sale. Siete tradizionali e volete che il cenone finisca con lenticchie ma non volete rinunciare al lusso? La soluzione è il Ristorante Pauline Borghese del Parco dei Principi dove è appena arrivato lo chef Agostino Petrosino con la sua cucina che profuma di sud: astici, capretti spigole, baccalà e spettacolo pirotecnico (a 350 euro). Vista Vaticano su al Roof Garden del Ristorante Mirabelle dell'hotel Splendide Royal; in menù (600 euro) astici, aragoste e spezie orientali. Nel ristorante dell'Hotel Quirinale adiacente al Teatro dell'Opera è collegato un corridoio segreto e si può sperare di incontrare il maestro Riccardo Muti che qui soggiorna grazie al recente incarico di direttore del Teatro. Circondato da un'aura di affascinante decadenza in menù (120 euro) maccheroncini all'astice e costolette di cervo. Volete una vista unica al mondo? L'incantevole Hotel Hassler propone nel ristorante Imago (a 895 euro) i piatti dello chef Francesco Apreda che non vi deluderà tra fois gras con cipolle alla cenere o pasta e patate con aragoste. Una struttura che gode di ottima salute e di un ottima cucina. Nel salone Eva invece il menù (340 euro) finisce con un concerto di musica dal vivo. Tavole artistiche? Cristina Bowerman contemporanea, provocatrice e creativa come pochi in città. Una sorta di David Byrne dei fornelli; un piatto su tutti di questo menù (170 euro) astice, pancia di maiale e 'nduia . Disponibile anche a preparavi una cena vegetariana o senza glutine. Al 25 di Dino De Bellis il menù (95 euro) ha nuove creazioni come risotto, vongole, lavanda e limone candito. Mezé Bistrot la tavola mediorientale più creativa della città offre un menù (50euro) con mezè e cous cous di pesce. Al Micca Club, invece, tra uno spettacolino di can can e di burlesque e del sano rock'n roll si potrà assaggiare un menù a buffet (80 euro). Lo chef dal cuore più tenero della città è Roberto Franzin che con il neonato «Pier 21» offre per la cena di fine anno «lo stesso menù con gli stessi prezzi» «Non è un periodo facile – spiega – i clienti possono scegliere alla carta e decidere cosa mangiare». Anche Gigi Nastri di Settembrini per fine anno lancia un segnale: «Siamo chiusi ma nel nostro bistrot si possono acquistare prodotti di piccoli artigiani del gusto come il tonno di Cetara, il pecorino di Moliterno, il panettone Pepe, il torrone di Corrado Assenza».

Dai blog